La crisi energetica è troppo forte: gli italiani intaccano i risparmi

Secondo lo European Payment Report, lo scenario attuale è peggiore del Covid. I rincari colpiscono l’80% delle famiglie

Roma, 21 dicembre 2022 - L’inflazione alle stelle e il caro-energia pesano sul portafoglio degli europei e degli italiani, costretti ad intaccare i propri risparmi per far fronte alle spese quotidiane. Ma soprattutto sale la preoccupazione per il futuro. Molto più di quanto avvenuto al tempo del Covid. Una preoccupazione che attraversa tutte le fasce sociali, ma in particolare i ceti meno abbienti che si trovano a dover rivedere stili di vita e consumi, cercando di risparmiare il più possibile.

Il timore, diffuso, è che in prospettiva queste difficoltà possano estendersi anche alle altre classi sociali. A scattare la fotografia sullo stato di salute e, soprattutto, di fiducia dei consumatori europei è lo European Consumer Payment Report, indagine voluta dal gruppo Intrum e condotta in maniera indipendente in 24 paesi del Vecchio Continente per un totale di 24mila intervistati. Giunto quest’anno alla 10ª edizione, il report sui pagamenti fornisce un quadro dettagliato sulla vita quotidiana dei consumatori, sulle loro abitudini di spesa e sulla loro capacità di districarsi ogni mese tra mille incombenze economiche.

Inflazione, bollette, crisi energetica: gli italiani devono ricorrere ai risparmi
Inflazione, bollette, crisi energetica: gli italiani devono ricorrere ai risparmi

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L'inflazione

Quest’anno a prevalere nelle riflessioni è ovviamente l’inflazione. Già, perché, nonostante il fatto che nel corso del 2022 l’Italia abbia destinato decine di miliardi di euro per attutire il colpo della galoppata dei prezzi dell’energia, gli italiani continuano a trovarsi in ristrettezze. L'aumento dei prezzi di beni e servizi si sta già facendo sentire sulle finanze di 4 intervistati su 5 (80%) mentre il 16% prevede che ne sarà colpito presto. Il colpo si abbatte sui risparmi e sulla capacità di spesa per i “beni discrezionali”, ovvero tutti quei beni non essenziali ma che rientrano comunque nelle abitudini di consumo. Secondo la ricerca, quasi tre quarti degli intervistati (74%) rimane con meno del 10% del proprio reddito dopo aver pagato le bollette, un dato in aumento rispetto allo scorso anno. Ma il fenomeno più preoccupante riguarda lo stato d’animo che emerge dallo studio: i consumatori si sentono ancora più incerti di quanto non lo fossero durante i giorni del lockdown, tanto che il 17% dei consumatori italiani dichiara di stare peggio rispetto al 2021. Insomma, l’ottimismo, quasi un’euforia, post Covid ha lasciato il posto a una sensazione di incertezza.

Il caro energia

La cavalcata dell’inflazione e la crisi geopolitica con la guerra in Ucraina stanno infatti incidendo profondamente sull’umore degli europei. Soprattutto su quella parte della popolazione che aveva patito di meno la pandemia, come i consumatori di mezza età e quelli dei paesi più ricchi. Lo stato d’animo che si sta diffondendo può essere definito come una vera e propria “ansia da bolletta”, e cioè il timore di non essere in grado di far fronte alle scadenze di pagamento. Quasi tre quarti dei consumatori italiani (74%) affermano che le loro bollette stanno aumentando più rapidamente del loro reddito, rispetto a meno della metà (35%) nel 2021.

Una situazione che impatta sul benessere psicologico, come conferma più della metà degli intervistati. Questo sta generando dei cambiamenti nei comportamenti, con i consumatori che riducono le spese superflue come i regali e i pasti fuori casa, cancellano gli abbonamenti e fanno acquisti nei discount piuttosto che comprare i marchi abituali. Ma non basta. La corsa dei prezzi sta infatti costringendo i consumatori a ricorrere ai risparmi, in parte accumulati durante gli anni di lockdown. Insomma, si inizia a raschiare il fondo del barile per provare a stare a galla e non rinunciare a troppe abitudini. Ma è tutto sempre più difficile.