QUESTI sono i nostri gioielli, ma non ce ne accorgiamo. Il settore orafo in Italia è trainante per l’export e, dopo anni di crisi, ora è in ascesa, soprattutto nei mercati esteri, consolidati e nuovi (a Dubai impazziscono per il gioiello italiano), ma non si trovano artigiani preparati e le aziende del settore, da Vicenza Oro, il Salone internazionale del gioiello, organizzato da Italian Exhibition Group (IEG), lanciano l’allarme. Ma anche un appello ai giovani: «Si guadagna bene in questo settore, venite a fare gli artigiani del bello».
I dati diffusi confermano il ruolo strategico del comparto: rispetto allo stesso periodo del 2018, nel primo trimestre 2019 le esportazioni italiane di oro e gioielli sono cresciute di +1,9%, per un controvalore superiore a 1,5 miliardi di euro (elaborazioni su dati Istat). Oreficeria e gioielleria in oro rappresentano l’84,5% del totale dell’export, con dinamiche di vendite estere superiori alla media del 3% per un valore che sfiora 1,3 miliardi di euro. In crescita anche la gioielleria in metalli placcati (+1,1%). Crescono, inoltre, le vendite di prodotti di bigiotteria destinati oltre confine (+6,5%) che rappresentano il 5% del totale esportazioni del settore. Vola l’export, con +37,8% verso gli Emirati Arabi. Positivi anche Hong Kong (+8,3%) e Stati Uniti (+2,0%). In Europa sono Germania e Spagna a registrare un andamento positivo del +2% circa.
LA CRISI degli anni Novanta, insomma è alle spalle, ma restano strascichi. La ripresa infatti evidenzia la carenza di figure professionali preparate alle nuove richieste del mercato. Mancano tecnici addetti all’assemblaggio, lustraresse e modellisti in cera e metallo, ma anche tecnici addetti alla progettazione in 3d, alla saldatura laser e designer. Vicenza Oro presenta ormai da anni una sezione dedicata ai migliori talenti italiani e internazionali ed è un vero e proprio laboratorio dal quale le aziende possono attingere idee e persone.
L’allarme e l’appello arrivano anche da Federorafi, che nel proprio report, elaborato dal centro studi di Confindustria Moda, mette in evidenza trend ed esigenze. Sei le sfide per Federorafi: differenziare e controllare i mercati; andare più lontano, puntando su mercati inediti come l’America Latina; politiche di sviluppo e rilancio che includano la formazione; maggiore attenzione alle problematiche del settore, con la richiesta al Governo di maggior tutela per quanto riguarda la creatività nel settore gioiello.
Letizia Magnani
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