Milano, 19 luglio 2021 - Il Covid spaventa la Borse. I timori che la diffusione della variante Delta possa pesare negativamente sulle riaperture e sulla ripresa hanno mandato a picco i mercati europei, che bruciano 240 miliardi di capitalizzazione in una sola seduta. Milano è maglia nera: l'indice principale Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 3,33% scendendo a 23.965,92 punti, livelli che non vedeva da marzo. In fumo a Piazza Affari 24,4 miliardi.
Non va meglio a Francoforte (-2,7%), Parigi (-2,5%), Madrid (-2,4%) e Londra (-2,3%). A pesare anche il rischio di una fuga in avanti dell'inflazione e le incertezze sulla politica monetaria, in attesa del meeting della Bce di giovedì. Oltreoceano, Wall Street ha chiuso in forte calo sulla scia dell'impennata dei casi di Covid-19 negli Stati Uniti. Il Dow Jones ha perso il 2,09% a 33.963,29 punti, cioè il calo maggiore da ottobre. Il Nasdaq ha ceduto l'1,06% a 14.274,98 punti, e lo S&P 500 ha lasciato l'1,58% a 4.258,80 punti, flessione maggiore da maggio. A picco anche il prezzo del petrolio dopo le nuove decisioni dell'Opec+.
Giù anche i criptoasset nel crollo dei mercati: il Bitcoin è caduto quasi sotto quota 30 mila dollari, perdendo circa un 3% in 24 ore. L'Etherum cede oltre il 4% a 1.818, secondo Coindesk.