Martedì 23 Aprile 2024

Così l’Austria sostiene l’editoria sana: 222 milioni

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Nell’anno critico della pandemia, il governo austriaco di Sebastian Kurz non ha lesinato il proprio contributo alla salute dei giornali, considerati lo snodo cardine per informare l’opinione pubblica e sostenere la battaglia contro il virus. Messi assieme, tutti gli enti pubblici austriaci nel 2020 hanno speso 222 milioni di euro in informazione istituzionale, 44 milioni in più rispetto all’anno precedente. Quei 44 milioni in più sono probabilmente l’effetto delle campagne pubblicitarie per combattere la pandemia di Covid-19 e hanno portato la spesa annuale a battere tutti i record, da quando questi dati vengono resi pubblici, a partire dalla legge sulla trasparenza dei media del 2012. Il record precedente, del 2013 (201 milioni), è stato superato di 21 milioni nel 2020. Solo il governo federale ha speso circa 47,3 milioni in informazione istituzionale nel 2020, più del doppio rispetto al 2019 (19,3 milioni). Gran parte della spesa pubblicitaria del governo è riconducibile ai ministeri guidati dai Popolari dell’Övp (44,3 milioni, il 93,7%). L’istituzione che ha speso di più è stata la Cancelleria, con circa 21 milioni (2019: 1,4 milioni). Segue il ministero delle Finanze – anche questo guidato dai Popolari dell’Övp – che ha speso 8,9 milioni nel 2020, contro 7,4 milioni nel 2019. Il ministero della Sanità (a guida dei Verdi) è stato invece molto più prudente, con appena 369.000 euro di spesa per l’informazione istituzionale.

E. C.

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