Giovedì 25 Aprile 2024

Così i campioni d’azienda vincono sui mercati

L’edizione 2020 del premio per le ’Eccellenze d’impresa’

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di Daniele Monaco

Studiare i migliori casi di business, analizzare le leve del successo, riconoscere le best practice imprenditoriali con un premio per le "Eccellenze d’impresa 2020", indicare una via per la crescita del Pil: tutto questo è stato l’evento "Come si diventa campioni", giovedì scorso al teatro Manzoni di Milano, occasione per presentare il libro "Campioni d’Italia - Come le migliori imprese emergono e vincono sui mercati mondiali", su iniziativa di Gea – Consulenti di direzione, Arca Fondi Sgr e Harvard Business Review. Vincitore assoluto della settima edizione è stato Caffè Borbone (Napoli), anche per il premio Crescita e sostenibilità. Tra le altre categorie del concorso, secondo la giuria indipendente, primeggiano Lincotek (Parma) per Innovazione e tecnologia, Carel Industries (Padova) per Internazionalizzazione e Kineton (Napoli) per le Start-up. Centinaia di candidature pervenute sin dal 2014 hanno permesso agli organizzatori di analizzare in un manuale le costanti del successo di oltre 7mila aziende, in base a capacità imprenditoriale, ricerca e sviluppo, internazionalizzazione, strategia competitiva ed efficienza operativa.

"A seguito della crisi del 2008 gli imprenditori hanno dovuto investire in funzione della cassa disponibile, riducendo il debito ma anche i progetti di crescita – spiega Luigi Consiglio, presidente Gea –. Ora c’è bisogno di una finanza moderna in grado di valutare i progetti in base alle opportunità di mercato: è possibile aiutare la crescita con la grande quantità di capitale privato presente. Se le aziende italiane raggiungessero il livello di capitalizzazione di quelle tedesche, circa il doppio, il Pil industriale crescerebbe del 26% e quello totale del 6%".

"La ricchezza privata in Italia vale tre volte il Pil, ma il sistema finanziario è stato spinto a tralasciare investimenti in equity nell’economia reale, favorendo il finanziamento del debito pubblico – osserva Ugo Loser (nella foto), ad di Arca -. Ciò ha creato un gap di crescita con altri paesi, ma un’azienda aperta al mercato dei capitali recluta meglio talenti e risorse, si apre all’estero e ha maggiore disciplina finanziaria: in media è più profittevole. Le performance di due fondi Arca rivelano un differenziale tra investimento generico in aziende quotate al Mib e quelle eccellenti aperte ai capitali (Star o Aim) del 25% a favore del secondo, negli ultimi 12 mesi".

Se il Governo ha di recente varato le misure per la patrimonializzazione delle Pmi, alla base ci deve essere maggiore cultura finanziaria, mentre "il sistema bancario ha altre sfide da affrontare. "È il momento di aumentare il ruolo di investitori istituzionali come i fondi pensione e di private equity, che sono già l’ossatura di mercati finanziari più evoluti – spiega Loser –. D’altro lato, l’incentivo fiscale è un passo nella giusta direzione". "Interventi legislativi sui nuovi Pir, governance e fiscalità siano la priorità per i prossimi interventi governativi", conclude Consiglio.

Otto le menzioni speciali di "Eccellenze d’impresa": Zucchetti, Ferrari (Crescita e sostenibilità); Sorint, Irbm (Innovazione e tecnologia), Simonelli, Lu-Ve (Internazionalizzazione); E-Novia, Credimi (Startup).

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