Coronavirus, sospendere i mutui conviene? Solo se necessario

I consigli degli esperti: tenerla solamente come ultima possibilità

Mutui, ecco quando conviene la sospensione (Ansa)

Mutui, ecco quando conviene la sospensione (Ansa)

Milano, 18 marzo 2020 - Prima di approfittare della possibilità di sospendere i mutui per l'emergenza Coronavirus, è meglio ragionare a sangue freddo. Davvero conviene? Non c'è altro modo per salvare il bilancio familiare? Domande semplici che non vanno evitate. Lo fa notare Facile.it, piattaforma online che si occupa da anni di prestiti e mutui.

La facilitazione di oggi nasconde un'altra faccia della medaglia. Ad esempio si rischia di precludere la strada della surroga del mutuo, che oggi è possibile e che rappresenta un'occasione forse unica per abbattere le rate, visto che i tassi sono di fatto al minimo storico.

Inoltre, fa notare Facile.it, “bisogna considerare che, se comunque si decide di sospendere il mutuo, al termine del periodo di sospensione il finanziamento ripartirà da dove si era bloccato; il piano di ammortamento verrà quindi allungato di un periodo pari alla durata della sospensione e il mutuatario dovrà comunque corrispondere alla banca anche la metà degli interessi maturati sulle rate non versate”.

Ovviamente chi non ha altra soluzione, non avrà margine di scelta. Ma il consiglio che danno gli esperti è cercare di evitare in tutti modi la scelta della sospensione, tenerla come ultima possibilità. Magari prima è meglio avviare una trattativa con la banca, valutare la surroga e quindi alleggerire la rata, e allungare gli anni di ammortamento. Con la propria banca è sempre meglio cercare una soluzione condivisa, sapendo che comunque le richieste dei clienti non vengono rigettate, e anzi, le soluzioni sono il più delle volte personalizzate, soprattutto in situazioni di emergenza. Anche per evitare sorprese fra un anno.

«Il mondo bancario, in periodi come questi, ha sempre grande comprensione dei mutuatari e si adoperi per trovare delle soluzioni - spiega Umberto Stivala, esperto di mutui di Facile.it - ma in passato, ci sono stati istituti di credito che hanno negato la surroga a mutuatari che anni prima avevano fatto ricorso al Fondo di solidarietà per la sospensione delle rate. Prima di “congelare” il mutuo è opportuno valutare con attenzione e scegliere questa opzione solo se veramente necessaria».

La surroga resta una opportunità interessante. Solo la scorsa settimana i Taeg applicati ai mutui a tasso fisso erano scivolati allo 0,77% . Così per un mutuo a tasso fisso di 126mila euro al 70% del valore della casa, da restituire in 25 anni, la rata era scesa a 455 euro rispetto ai 485 euro di gennaio. In totale si risparmiamo 9.000 euro in 25 anni. Ovviamente il valore Eurirs può cambiare ed è quindi bene capire subito che cosa conviene fare, congelando il valore al momento di presentazione della domanda di surroga.

Se comunque decidete per la sospensione, è bene sapere che possono fare la richiesta non solo i lavoratori subordinati e parasubordinati che hanno perso il lavoro, ma anche coloro che, a causa del Coronavirus, hanno subito una sospensione dal lavoro o una riduzione delle ore per un periodo di almeno trenta giorni ma anche i lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, un calo del proprio fatturato superiore al 33% in conseguenza alle restrizioni introdotte per arginare la diffusione del Covid-19.

L’adesione al fondo è limitata ai soli mutui per l'acquisto della prima casa e per immobili di valore non superiore ai 250.000 euro; non ci sono limiti in base all’Isee.

Per richiedere sospensione del mutuo  si presenta la domanda corredata dalla documentazione alla propria banca. Sarà la banca a chiedere l'autorizzazione all'ente che gestisce il fondo.

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