Voto al Parlamento europeo: sì al Mes, no ai coronabond. Bankitalia: Pil giù del 5%

Sì all'introduzione dei Recovery Bond garantiti dal bilancio Ue. Pd e M5s divisi sul Mes

Il Parlamento europeo (Imagoeconomica)

Il Parlamento europeo (Imagoeconomica)

Bruxelles, 17 aprile 2020 - L'introduzione di Recovery Bond garantiti dal bilancio Ue, l'esortazione agli Stati membri all'uso del Mes, no ai coronabond. Sono i punti salienti della risoluzione adottata dal Parlamento europeo sull'azione coordinata dell'Ue per lottare contro la pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze. Il testo è passato con 395 sì, 171 contrari e 128 astenuti. FOCUS / Coronavirus, il bollettino del 17 aprile

Luce verde del Parlamento europeo alla piena flessibilità nell'uso dei fondi strutturali per affrontare l'emergenza coronavirus. La plenaria ha approvato con procedura d'urgenza e a larghissima maggioranza (689 sì, 6 contrari e 1 astensione) la cosiddetta 'Iniziativa d'investimento in risposta al coronavirus plus' (Crii Plus) proposta dalla Commissione Ue. L'obiettivo è garantire una flessibilità totale nell'uso delle risorse legate alla politica di coesione e dare un taglio netto alla burocrazia nell'anno contabile 2020-21. Ai Paesi sarà così permesso di trasferire risorse fra fondi diversi, regioni e settori, e potrà anche essere sospeso l'obbligo di co-finanziamento nazionale. Una volta ottenuto l'ultimo via libera da parte del Consiglio Ue, le misure potranno essere pubblicate in Gazzetta ufficiale ed entrare in vigore.

In mattinata era stato approvato a larga maggioranza (23 voti a favore, 145 contrari e 17 astenuti) un paragrafo della risoluzione riguardante il Mes: la votazione aveva fatto emergere una divisione evidente all'interno dei partiti italiani che sostengono il Conte bis. Il Pd ha infatti votato a favore del paragrafo 23, mentre il M5s si è espresso contro. Contrarie anche Lega e Fratelli d'Italia. Hanno votato a favore Italia Viva e Forza Italia. Ieri Lega e FI avevano votato contro un emendamento dei Verdi per gli eurobond, a favore Pd, M5s e FdI.

Mes light o eurobond: le differenze, i pro e i contro

Il ministro D'Incà

Il ministro per i Rapporti col Parlamento, Federico D'Incà a propsito del Mes ha detto: "E' uno strumento asimmetrico che non può essere utilizzato in una crisi economica di una pandemia. La via d'uscita sono gli eurobond, i recovery bond o come si vuole chiamarli. Grazie alla fermezza dell'Italia di indicare una strada, al suo battere i pugni sul tavolo l'Ue sta facendo passi in avanti e anche le scuse di von der Leyen lo dimostrano. Il Mes passa dal Parlamento, che è sempre sovrano, per avere una valutazione".

Bankitalia: Pil giù del 5%

Crolla il Pil italiano nel primo trimestre dell'anno per effetto della pandemia. Secondo il bollettino economico della Banca d'Italia, "nei primi tre mesi del 2020 il Pil avrebbe segnato una caduta oggi valutabile intorno ai cinque punti percentuali". Via Nazionale stima anche che il perdurare della pandemia comporterà una significativa caduta del Pil anche nel secondo trimestre. Ogni settimnana di lochdown incide per lo 0,5% del Pil (9 miliardi). In calo anche In calo i consumi e la fiducia delle famiglie nel primo trimestre. La produzione industriale avrebbe subito un ribasso del 6%, e del 15% nel solo mese di marzo. 

Vestager: "Il Mes parte di un puzzle"

"Siamo tutti molto preoccupati, per molti europei questa è un'epoca molto difficile. L'Ue non deve essere comunità solo quando c'è bel tempo, quando c'è il sole e quando non ci sono problematiche, ma anche quando vai ad aiutare il tuo vicino in difficoltà, per condividere e cercando di riprendersi insieme". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Europea Margrethe Vestager ai microfoni di Newsroom Italia su RaiNews24. E ha aggiunto: "E' positivo utilizzare il bilancio comune se vogliamo riprenderci, va usato per una ridistribuzione". Vetager ha parlato anche del Mes: "Abbiamo la Bei, Sure, il Mes, e stiamo lavorando su come rendere il prossimo bilancio Ue utile per la ripresa. Il Mes fa parte di questo puzzle ma non c'è una bacchetta magica che risolve tutto, servono strumenti diversi".

"Germania solidale"

Il portavoce della cancelliera tedesca Merkel afferma intanto che "la Germania si è mostrata solidale ed è pronta a farlo ancora. Serve un'iniziativa per la ripresa euroea". E il governatore della Bundesbank, Weidmann, avverte che "andando avanti, tutti i Paesi dovranno focalizzarsi sulla riduzione del debito".

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