Coronavirus, buoni spesa ai più poveri. Bollette, partite Iva e mutui: come funziona

Patto con i Comuni per sfamare chi è rimasto senza stipendio soprattutto al Sud. Verso 800 euro al mese (invece che 600) per gli autonomi a partire da aprile

Rischio fallimento, i dati

Rischio fallimento, i dati

Roma, 29 marzo 2020 - Buoni spesa e buoni pasto per i più bisognosi, per garantire loro almeno beni alimentari e farmaci. Da erogare attraverso i Comuni e le associazioni di volontariato e con la richiesta alle catene della grande distribuzione e delle farmacie perché aggiungano un conto ulteriore del 5-10%.

È questo il nuovo fronte dell’emergenza Coronavirus che il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, affrontano nella conferenza stampa di ieri sera. "Non lasciamo nessuno solo e abbandonato a se stesso – avvisa il premier –. Abbiamo adottato un provvedimento per fare fronte alla sofferenza alimentare. Ai Comuni arriveranno 400 milioni per questo. E anticipiamo anche 4,3 miliardi di euro che dovevamo erogare agli enti locali a maggio".

Ma l’occasione serale torna utile a Conte e a Gualtieri per spingere sull’acceleratore della burocrazia dell’Inps, perché cassa integrazione e bonus, a cominciare da quello da 600 euro per professionisti e partite Iva, arrivino presto nelle tasche dei destinatari.

Bonus 600 euro

"Faremo tutti gli sforzi – incalza il premier – perché i pagamenti siano effettuati entro il 15 aprile". "Stiamo lavorando per rendere fruibile prima possibile gli indennizzi – insiste il ministro Gualtieri – e dal 1 aprile con un click si potrà fare domanda e saranno erogati i 600 euro, che vogliamo allargare".

E così, nel giorno in cui il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, fa sapere di aver firmato il provvedimento che fissa a 600 euro il contributo anche per i professionisti iscritti alle Casse previdenziali autonome, il responsabile del dicastero di Via XX Settembre conferma che l’indennità per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, stagionali) sarà confermata per aprile e elevata forse a 800 euro o correlata al reddito dell’anno precedente.

Reddito di cittadinanza

Ma a tenere banco è anche l’ampliamento del reddito di cittadinanza. Conte lo lascia intendere, ma non si sbilancia: "Sicuramente sono allo studio un ventaglio di proposte". E Gualtieri glissa: "Di sicuro rafforziamo i 600 euro". Così come boccia di fatto ("Non abbiamo riforme fiscali in agenda") la proposta del ministro Giuseppe Provenzano, sostenuto da Leu, di una patrimoniale.

Certo è, però, che i 5 Stelle, la sinistra di Leu e parte del Pd lanciano il cosiddetto "reddito di emergenza", versione ampliata del reddito di cittadinanza, per fronteggiare, soprattutto, la polveriera sociale che rischia di diventare il Sud, dove l’economia sommersa, in nero e sottopagata, non può contare su cassa integrazione e sussidi di disoccupazione.

"Avanti tutta con il reddito di emergenza per chi non può contare su altri sostegni", insistono i grillini Vito Crimi e Laura Castelli. Ma renziani e tutta l’opposizione bocciano la soluzione ("No a un Paese basato sull’assistenza", avvisa Salvini; "Non usciremo da questa situazione se ci trasformiamo tutti in percettori del reddito di cittadinanza", incalza Renzi), rilanciando sul progetto del prestito d’onore universale (senza richieste di garanzie e con interessi pagati dallo Stato).

LE MISURE

Sussidio temporaneo

Una parte della maggioranza (5 Stelle in testa) vorrebbe il reddito di emergenza, estensione temporanea di quello di cittadinanza (ora percepito da 1,2 milioni di famiglie per una media  di 500 euro mensili,il massimo è 780), per dare  ai nuclei un aiuto immediato.

Partite Iva

Autonomi, partite Iva, anche lavoratori agricoli, del turismo e dello spettacolo possono accedere a un bonus di 600 euro per marzo se hanno subito cali di attività del 33% nei primi tre mesi 2020. Il bonus è esentasse e non ha limiti di reddito. In settimana, via alle domande telematiche.

Professionisti

Il decreto firmato ieri estende l’indennizzo di 600 euro per marzo ai professionisti iscritti agli albi di diritto privato (avvocati, ingegneri, giornalisti) danneggiati. C’è un limite di reddito (35mila euro nel 2018) oppure fino a 50mila, ma con perdite oltre il 33% nel I trimestre.

Cassa integrazione

La cassa integrazione viene estesa anche a chi lavora nelle micro aziende (come gli addetti dei piccoli negozi che hanno chiuso) e può essere richiesta fino a nove settimane. Su una busta paga normale da 1316 euro netti, l’ammortizzatore ne assicura 940 (simulazione Uil).

Mutui

È sospeso fino al 30 settembre il pagamento dei mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale, anche ai lavoratori non dipendenti. Per quanto riguarda gli affitti di immobili commerciali, si prevede un credito d’imposta del 60% del canone di locazione  di marzo.

Bollette

Da aprile, l’Authority per l’energia ha tagliato i costi di elettricità (-18,3%) e gas (-13,5%). Va ricordato, però, che è solo una componente della bolletta (quindi la somma pagata al gestore avrà un taglio minore). Ma, a parte che nelle zone rosse, non ci sono moratorie del pagamenti.

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