Coronavirus, da oggi corsa a sussidi e bonus. In vista lo stop a Imu e Tari

Via alle richieste di cassa integrazione, mercoledì tocca a partite Iva e famiglie. Il decreto di Pasqua lievita a 30 miliardi: alt ai tributi locali fino all’autunno

Il premier Giuseppe onte (Ansa)

Il premier Giuseppe onte (Ansa)

Roma, 30 marzo 2020 - Scatta oggi la tre giorni per presentare sul sito dell’Inps le domande per sussidi, ammortizzatori sociali, bonus voucher previsti dal decreto legge ’Cura Italia’. Da stamane le imprese potranno richiedere la cassa integrazione per i loro dipendenti: 11 milioni i lavoratori interessati. Da mercoledì sarà la volta buona per l’indennità da 600 euro per i lavoratori autonomi, partite Iva, stagionali, e per i voucher per baby sitter e badanti o per il congedo straordinario. Basterà il Pin per avviare la procedura e chi non lo ha potrà riceverlo sul cellulare via sms. 

Non è un click day, insistono dall’ente previdenziale. Ma, in realtà, vi assomiglia molto, perché le istanze saranno soddisfatte fino a esaurimento delle risorse, mentre le altre verranno accantonate in attesa del rifinanziamento delle misure. 

L’obiettivo secondo il premier Giuseppe Conte, è quello di arrivare ai pagamenti entro la metà del mese. Ma, a meno che non siano le banche a anticipare le indennità (come potrebbe accadere), sarà complicato, se non impossibile, rispettare la scadenza con le sole forze dell’Istituto previdenziale. E questo sebbene l’Istituto, proprio ieri sera, abbia annunciato la semplificazione delle procedure di accredito delle prestazioni presso banche e poste. 

Ma le due settimane a venire serviranno anche per mettere a punto anche il nuovo decreto legge "economico" ribattezzato "decreto di Pasqua", atteso per il 12-13 aprile. Il pacchetto, basato su una nuova richiesta al Parlamento di indebitamento per almeno 20-25 miliardi, potrà superare i 30 miliardi di nuove spese. Conterrà, dopo il trasferimento dei fondi ai Comuni, una sospensione dei tributi locali, Imu (la cui prima rata è dovuta entro il 16 giugno) e Tari, incassati proprio dalle amministrazioni comunali. Uno stop che potrebbe arrivare fino all’autunno, al 30 settembre o a fine novembre, e che andrebbe a aggiungersi alle proroghe previste per i versamenti dell’Iva, dei contributi, delle ritenute e delle cartelle fiscali. Dentro anche il rifinanziamento delle misure come ammortizzatori sociali, indennità, bonus e congedi. Non mancheranno, però, le novità. In primo piano l’aumento a 800 euro dell’indennizzo per i lavoratori autonomi, artigiani, commercianti, liberi professionisti, anche se è in ballo la possibilità di correlare l’ammontare al reddito dell’anno precedente. Non basta. Dovrebbe essere introdotto anche il reddito di emergenza per lavoratori in nero, saltuari, irregolari, colf e badanti. Potrebbe essere utilizzato anche per pagare bollette e affitti. 

Nel decreto di aprile, secondo il viceministro dell’Economia, Laura Castelli, "entrerà, sicuramente, una parte di indennizzi sulla base della riduzione del fatturato. Oltre alla spinta sulla liquidità". Ma dall’emergenza si potrebbe passare ai primi interventi per la ripresa: "Misure che possano permettere di far ripartire i cantieri sul ’modello Genova’, per sbloccare 110 miliardi già finanziati che sono fermi. L’obiettivo è dare una spinta che porti ad aprire cantieri e creare posti di lavoro". 

1 PARTITE IVA

Ristori da 600 euro. Servono Spid o Pin

Se un lavoratore autonomo o una partita Iva ha perso reddito per la crisi, può ottenere 600 euro per marzo. Domande da mercoledì sul sito Inps. Se non si può ottenere lo Spid (identità digitale), si può ricevere il Pin sul proprio telefonino. I soldi dovrebbero arrivare entro 30 giorni.

2 PROFESSIONISTI

Iscritti agli albi. C’è un limite di reddito

Bonus da 600 euro a marzo per i professionisti iscritti agli albi (avvocati, giornalisti, veterinari, ecc), che possono rivolgersi agli enti di previdenza ai quali sono iscritti. Domande dal I aprile, con limiti di reddito (sotto i 35mila euro e fino a 50mila, con perdite gravi di fatturato).

3 CASSA INTEGRAZIONE

Per tutte le imprese. Domande all’Inps

Il governo ha promesso che i soldi della cassa integrazione arriveranno entro metà aprile. Si comincia oggi. Le domande per gli ammortizzatori sociali – ampliati a tutte le imprese, anche con un solo addetto – vanno presentate all’Inps, a parte quelle di cassa in deroga concessa dalle Regioni.

4 CHI LAVORA IN SEDE

Cento euro esentasse. Scatta in automatico

I lavoratori con reddito sotto i 40mila euro rimasti in sede (no smart working) otterranno fino a 100 euro in più. ll bonus è riconosciuto dal datore di lavoro come sostituto di imposta, automaticamente. Dovrebbero arrivare ad aprile, o in un conguaglio entro fine anno.

5 WELFARE

Bonus baby sitter. Bonifico solo a maggio

I lavoratori con i figli a casa possono richiedere i 600 euro di bonus baby sitter. Le domande vanno presentate da mercoledì al sito dell’Inps, dotati di numero pin. Si può usufruire anche con il libretto di famiglia. I soldi, però, non arriveranno prima del 15 maggio prossimo.

6 MUTUI

Stop fino a 18 mesi. Si chiama in banca

Congelate fino a 18 mesi le rate dei mutui per chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione. Vale anche per i lavoratori autonomi. La domanda va presentata alla propria banca con l’apposito modulo. Non è richiesto il reddito Isee e l’ok arriva in genere dopo 2-3 settimane.