
Domenico Livio Trombone
Roma, 21 giugno 2025 – Via alla fase 2 di Coop Alleanza 3.0, la più grande cooperativa di consumatori in Italia nata dalla fusione di Coop Adriatica, Coop consumatori Nordest e Coop Estense nel 2016. Domani a Bologna si terrà il passaggio formale per la nomina del nuovo cda e per la conferma del presidente uscente e in pectore Domenico Livio Trombone, modenese, commercialista di lungo corso e già numero uno del collegio sindacale, entrato a dicembre 2024.
Presidente qual è lo scenario dei numeri di Alleanza 3.0?
"Abbiamo 2 milioni e 200mila soci, l’utile del gruppo nel 2024, secondo anno in positivo, è di 18 milioni e di 11 per la cooperativa. La base dei soci ha usufruito di 173 milioni sotto forma di benefici esclusivi. L’attività di Coop Alleanza 3.0 genera per il sistema Paese un valore aggiunto pari a 4,3 miliardi di euro, il 50% del quale si concentra in Emilia Romagna davanti a Lombardia e Veneto".
Come si è arrivati al risanamento?
"Risanamento non significa in questo caso riparare errori di gestione. È stato un passaggio fisiologico dopo la fusione senza causare traumi e con una presenza che va dal Friuli a Lampedusa. Un processo graduale per razionalizzare gestione, funzioni di base, personale, unificare il sistema informativo e dismissione di asset non più strategici. E che si affianca a nuove prospettive di sviluppo, da costruire assieme ai soci e al cda".
I piani di rilancio prevedono ulteriore espansione?
"Il nuovo cda lavorerà su un piano strategico di almeno tre anni per comprendere le nuove esigenze di mercato e dei soci, ma anche per rivisitare alcuni punti vendita esistenti e individuare luoghi adatti a nuove aperture".
La sua visione di innovazione verso il mercato del futuro?
"E’ necessario concentrarsi sulle esigenze dei soci e dei consumatori, ascoltare. Il risultato finanziario è importante, ma l’attenzione è anche sulle necessità che derivano dai ritmi di vita. Alla base sociale continueremo a riservare vantaggi e facilitazioni".
L’intelligenza artificiale?
"Ci aiuterà a capire come migliorare i punti vendita e i tempi di acquisto anche in base alle esigenze quotidiane. Ma Coop Alleanza 3.0 manterrà sempre equilibrio nel contatto diretto con i consumatori e i soci".
Quali sono i maggiori asset di partecipazione in altri gruppi?
"Abbiamo una quota importante in Unipol, poi tra le gestioni non caratteristiche ci sono quelle nei settori dell’ immobiliare, della finanza e dell’energia che hanno portato un contributo di 83 milioni".
Cosa significa per Alleanza 3.0 valore aggiunto per il territorio?
"Vuol dire creare un valore economico per i soci ma anche assisterli in altro modo. Siamo gli unici ad avere un prestito sociale pari a 2 miliardi e 800 milioni euro. Ma anche ad avere un rapporto di collaborazione con associazioni di volontariato e pubblica amministrazione".
Come interpreta il ruolo di presidente?
"Consolidando l’attività che prevede di ascoltare i territori raccogliendo suggerimenti e critiche per migliorare il gruppo. E continuerò nell’impegno di valorizzare il rapporto con le piccole coop territoriali, dalla logistica all’agricoltura. Costruiremo insieme la Coop del futuro".