
Si alza l'allerta contro i 'finfluencer'
Roma, 11 giugno 2025 – È uno dei nuovi motivi di preoccupazione per la Consob e per tutti gli operatori professionali del settore: la truffa dei ‘finfluencer’. Sono sempre di più, infatti, le persone che si lasciano incantare da promesse di alti guadagni, fatte sui social da persone non professioniste, dunque non iscritte agli albi dei mediatori creditizi, che rischiano di genere investimenti a “effetto gregge”.
Le avvertenze Consob: “Diffidare dalle presunte occasioni”
La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) richiama l’attenzione dei risparmiatori sui rischi potenzialmente derivanti dall’attività degli influencer finanziari presenti online (finfluencer), persone note o molto seguite sul web che diffondono contenuti relativi a possibili investimenti, nonché sulle regole alle quali è assoggettata la diffusione di contenuti finanziari online.
I risparmiatori che accedono ai contenuti condivisi dai ‘finfluencer’ devono evitare di assumere decisioni di investimento in maniera affrettata, esclusivamente sulla base di quello che altri fanno (“effetto gregge”) o sulla spinta emotiva di informazioni generiche e non verificate in merito al tipo di investimento e alla persona che le fornisce.
È inoltre necessario diffidare di presunte occasioni di investimento prospettate come altamente redditizie nonché prive di rischio a fronte di esborsi limitati: bisogna sempre ricordare, infatti, che gli investimenti finanziari comportano l’assunzione di un certo grado di rischio. Particolare attenzione occorre prestare anche ai possibili conflitti di interessi in capo a chi diffonde informazioni rispetto agli investimenti oggetto di valutazione.
Scelte consapevoli e informate
Le decisioni di investimento vanno assunte in modo consapevole e informato, prestando la massima attenzione. I finfluencer devono essere consapevoli che la loro operatività potrebbe non essere pienamente conforme alla normativa di settore o del tutto non autorizzata, come recentemente evidenziato anche dalla Iosco. Essi devono verificare gli obblighi e i divieti vigenti, con particolare riferimento alle regole sulla corretta presentazione delle informazioni che possono costituire raccomandazioni di investimento, ai sensi delle norme sugli abusi di mercato, e alla trasparenza di eventuali situazioni di conflitto di interessi.
Il richiamo di Esma e di oltre 130 Paesi
Tali regole sono molto stringenti nel caso di informazioni diffuse da soggetti che presentino le caratteristiche di “esperti”, per la cui applicazione si fa rinvio anche alla comunicazione dell’Esma: ‘Warning Esma on Social Media and Investment Recommendations’.
La diffusione di informazioni che risultino false o fuorvianti può inoltre comportare illeciti che ricadono nella tipologia della manipolazione del mercato prevista dalla disciplina sugli abusi di mercato con riferimento sia agli strumenti finanziari sia alle cripto-attività. Gli aspetti qui richiamati non esauriscono i profili degni di attenzione in relazione all’attività dei finfluencer.
La Consob prosegue quotidianamente la sua attività di vigilanza sul rispetto della normativa vigente, anche in ambiente digitale, per garantire la tutela dei risparmiatori e l’integrità dei mercati. Sul tema si sono già pronunciate con apposite prese di posizione sia la Iosco, l’organizzazione mondiale cui aderiscono le Consob di oltre 130 Paesi, sia l’Esma, l’Autorità europea di regolamentazione e di vigilanza sui mercati finanziari.
Il Richiamo di attenzione s’inquadra nell’ambito di una più ampia iniziativa internazionale, la Global Week of Action Against Unlawful Finfluencers, alla quale hanno aderito oltre alla Consob le Autorità di vigilanza di Regno Unito, Canada, Australia, Emirati Arabi Uniti, Hong Kong. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, i risparmiatori e gli stessi finfluencer sui rischi potenzialmente connessi con l’attività di questi operatori.
Il giro d’affari dei finfluencer
Un sondaggio della Financial Services Compensation Scheme (Fscs) britannica ha evidenziato che i giovani tra i 18 e i 34 anni sono fra i più esposti al rischio di credere che sia facile investire senza competenze. Più della metà dei Millennial del Regno Unito (60%) e dei Gen-Z (57%) con prodotti finanziari sono convinti di poter trovare una buona consulenza finanziaria in rete, e quasi la metà dei Gen-Z (il 44%) pensa di poter trovare una buona consulenza finanziaria sui social media. Si è stimato che il mercato dei finfluencer valeva già 104 miliardi di dollari nel 2022, e secondo gli esperti in questi anni il volume complessivo è destinato a salire ulteriormente.