Sabato 20 Aprile 2024

Condividere la casa in affitto DoveVivo scommette sul co-living «Risparmio, ma anche socialità»

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Achille perego

MILANO

E’ LA FORMULA forse più in crescita, insieme con il fenomeno degli affitti brevi, nel mercato della locazione. Spinta dalle sempre maggiori richieste dei giovani universitari che frequentano atenei fuorisede (student housing) e dagli under 35 che devono cambiare città per lavoro (young professional). Stiamo parlando del co-living, la condivisione di un appartamento affittando, in pratica, la stanza. «La condivisione della casa in affitto è una scelta che per chi lavora risponde in particolare all’esigenza di avere un risparmio economico – spiega William Maggio, presidente di DoveVivo – ma per gli studenti coinvolge l’aspetto socio-relazionale. Il desiderio di non trovarsi soli e convivere l’esperienza con altri giovani».

WILLIAM era proprio uno studente universitario fuori sede quando, nel 2007, con Valerio Fonseca, anche lui nella stessa condizione, osservando quanto fossero scarsi, mal gestiti e malmessi, oltre che costosi, gli appartamenti affittati agli studenti, decise di fondare DoveVivo. Diventata la prima e più grande co-living company in Italia con 21 milioni di euro di ricavi nel 2018, circa 900 immobili gestiti con 4mila stanze (e quindi inquilini) e un team di una novantina di persone con un’età media di 32 anni.

NUMERI che entro il 2022 dovrebbero aumentare sensibilmente – sia con la crescita interna sia esterna, con acquisizioni di piccole realtà del settore già iniziata – per arrivare a 100 milioni di fatturato, 16mila stanze e un numero maggiore di collaboratori con già dieci-quindici nuovi ingressi quest’anno. Uno sviluppo che porterà anche ad allargare il perimetro geografico. Oggi DoveVivo, di cui Fonseca è amministratore delegato, opera a Milano (dove c’è il quartier generale) e nell’hinterland del capoluogo lombardo, a Bologna, Roma, Torino (tutte città con una sua sede) e Como. Ma in futuro guarda con interesse a un’espansione innanzitutto a Firenze e quindi a Pavia e Bergamo, Modena e Reggio Emilia, Padova e Verona.

LA FORMULA di DoveVivo è semplice: ai proprietari (privati ma per oltre il 60% operatori immobiliari istituzionali come casse di previdenza, fondi, banche, compagnie assicurative) offre un servizio di gestione e valorizzazione degli immobili e garantisce loro un rendimento effettivo (con un contratto di locazione minimo di 4 anni+4 con la delega al subaffitto) senza rischi e oneri. Provvedendo eventualmente anche alla ristrutturazione e all’arredamento. Così chi si affida a DoveVivo (la tipologia preferita sono appartamenti grandi, con quattro o cinque stanze, due bagni e cucina, quelli che oggi sono più difficilmente locabili) ha una rendita certa che, confrontata alla locazione diretta e tenendo conto dei mesi senza inquilini, delle spese gestionali, del costo rinnovo dei contratti e delle morosità, in otto anni, per un canone di mille euro al mese (96mila in tutto) consente di non perdere 26.900 euro, il 28%.

AGLI INQUILINI (55% studenti, 45% lavoratori con una crescita anche degli over 35) che cercano una stanza in affitto sul sito dovevivo.it viene offerta la soluzione ideale in base alle esigenze (età, studente o lavoratore, quartiere, ect.) con la stipula, dopo aver visionato l’appartamento, di un contratto registrato e trasparente che nel canone mensile comprende tutto: affitto, manutenzione ordinaria e straordinaria, spese condominiali, riscaldamento e bollette di luce, gas e acqua.

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