
Legambiente, differenziata -5%, calano i comuni rifiuti free
Roma, 2 luglio 2025 – In Italia il 2025 è un anno di sali e scendi per la raccolta differenziata. A scattare questa fotografia è la XXXII edizione di “Comuni Ricicloni” di Legambiente. Su 7896 comuni italiani, scendono a 663 quelli ‘Rifiuti Free’ che mantengono la produzione pro capite di rifiuto indifferenziato avviato a smaltimento al di sotto dei 75 kg/ab/anno. Un dato per la prima volta in lieve calo, con un -5% rispetto allo scorso anno, quando i comuni rifiuti free erano ben 698. Un segnale da non sottovalutare se si pensa che ad oggi questi comuni rappresentano ancora solo l’8,4% dei 7896 comuni italiani. Restano, inoltre, ancora marcate le differenze tra nord, sud e centro.
I dati suddivisi per regioni
Il Nord mantiene il primato con 424 comuni rifiuti free nonostante il lieve calo registrato (erano 434 nel 2024), seguito dal Sud con 209 comuni rifiuti free (erano 231 nel 2024) che sembra essersi adagiato sui buoni risultati raggiunti da alcune regioni. Il Centro Italia conferma, invece, il suo immobilismo e conta appena 30 comuni rifiuti free (33 quelli nel 2024). A livello regionale il Veneto, pur contando 12 comuni Rifiuti Free in meno rispetto alla passata edizione, si conferma anche quest’anno regione leader con più comuni rifiuti free (161, il 28,8% sul totale dei comuni veneti), seguita sempre da Lombardia (107, il 7,1% sul totale dei comuni lombardi) e la Campania (84, ossia il 15,3% sul totale dei comuni campani). Quest’ultima risulta essere la prima regione del Sud per comuni rifiuti free. Non mancano, però, le buone notizie e le novità: tra i capoluoghi comuni rifiuti free 2025 vincitori assoluti, si segnala la new entry della città di Nuoro insieme agli “storici” Treviso, Pordenone e Trento.
Due le menzioni speciali per Gpp e Cam
Inoltre, per la prima volta Legambiente insieme all’Osservatorio Appalti Verdi premia all’Ecoforum quei comuni particolarmente attenti all’applicazione di GPP E CAM. Due le menzioni 2025 assegnate: quella al comune di Cesena come miglior capoluogo di provincia 100% GPP e il comune di Bareggio (Mi) come miglior performance tra i comuni non capoluogo per aver raggiunto il 95% GPP. L'ottimo risultato ottenuto dalle due amministrazioni nel monitoraggio dell’Osservatorio Appalti Verdi sull’applicazione del Green Public Procurement e dei Criteri Ambientali Minimi nelle procedure di acquisto di lavori, servizi e forniture negli appalti 2024, è stato raggiunto nel caso di Cesena per avere applicato tutti e sei i criteri del GPP disponibili (conoscenza del GPP, formazione, monitoraggio degli acquisti, criteri sociali, gender procurement e istituzione di un referente per il GPP) e per aver applicato correttamente in tutti i 14 prodotti e servizi acquistati nell'anno solare 2024 i relativi CAM. Per quanto riguarda il Comune di Bareggio è stato premiato per aver applicato in tutti i 18 prodotti o servizi acquisiti dall'amministrazione i CAM disponibili e per aver applicato 5 dei 6 criteri disponibili legati al GPP. Dati che, complessivamente, hanno permesso per Cesena di raggiungere un indice di performance 100% GPP e per il Comune di Bareggio un indice di performance del 95%. Tra i capoluoghi di provincia 100% GGP, oltre a Cesena, ci sono anche Padova e Milano, mentre Roma, Cremona e Ravenna raggiungono il 95%. Tutti e sei i capoluoghi citati hanno istituito la figura del referente GPP. Anche tra i comuni non capoluogo emergono ottimi risultati, suddivisi per fascia demografica: oltre Bareggio (MI), nella categoria dei comuni tra 10.000 e 25.000 abitanti, con un indice medio del 95%, si distinguono Celle Ligure (SV), tra i 5.000 e 10.000 abitanti, con una performance del 100%; Arcidosso (GR), sotto i 5.000 abitanti, con una performance media del 90%; Merano (BZ), nella fascia dei comuni con oltre 25.000 abitanti, è tra le migliori performance con l’85% di applicazione del GPP.