Come risparmiare sulla bolletta della luce

Con l'ingresso nel nuovo anno i costi di luce e gas sono aumentati. Vediamo quindi come poter risparmiare sulle varie bollette.

Bolletta luce

Bolletta luce

Con l’ingresso nel nuovo anno tutti i consumatori hanno dovuto fare i conti con un aumento dei costi dell’energia. Si parla, quindi, di “crisi energetica" con un caro bollette pari al 55% per la luce e del 42% per il gas. Nello specifico, l’aumento del costo dell’energia elettrica è dovuto all’incremento del prezzo del gas all’interno dei mercati mondiali - dai quali dipende oltre il 40% della produzione elettrica del nostro Paese - ma anche dalla diffusione della pandemia di Covid-19, delle condizioni meteo sfavorevoli e delle tensioni geo-politiche internazionali in ambito energetico. Ma come poter risparmiare? Come tagliare i costi sulla propria bolletta?

Elettrodomestici: la base del risparmio

L’aumento del costo della bolletta della luce si sta facendo sentire e sono molti coloro che mirano a soluzioni alternative per poter spendere meno a fine mese. I metodi per risparmiare sono diversi e due sono, senza dubbio, quelli più quotati: passare al mercato libero, scegliendo l’offerta che più rispetta i propri consumi e riducendo in maniera considerevole i costi finali e seguire dei consigli pratici per tagliare i consumi sin dalle mure di casa. 

Il primo passo per risparmiare sulla bolletta della luce è, ad esempio, utilizzare con più attenzione gli elettrodomestici. Questi sono alla base del risparmio, anche perchè sono quelli che tra tutti vanno ad influire in maniera considerevole sul totale della bolletta. Tra tutti, i più influenti vi sono:

  • il forno: questo influisce in maniera considerevole sul costo della bolletta, tanto più se particolarmente grande. I modelli più grossi, infatti, quelli di larghezza 90 necessitano di oltre il 150% di energia per riscaldarsi rispetto ai modelli da 60 cm;
  • la lavastoviglie: elettrodomestico tra i più utilizzati, è opportuno utilizzarla con il lavaggio eco, anche se è più lungo. Il lavaggio normale può anche essere una valida soluzione, purchè a temperature basse ed escludendo l’asciugatura;
  • il frigorifero: è opportuno non inserire cibi caldi ed evitare di lasciare lo sportello del frigo aperto. Ma non solo, è opportuno garantire un certo ordine, così da essere certi di avere un ricircolo dell’aria e sbrinare il freezer con regolarità; 
  • la lavatrice: anche in questo caso, come per la lavastoviglie, è bene utilizzarla solo se piena, optando per basse temperature (30-40 °C) e con il programma eco;
  • i climatizzatori: al fine di garantire un risparmio reale è consigliato impostarli a una temperatura non superiore o inferiore ai 6° rispetto a quella dell’ambiente esterno. Se l’afa e l’umidità sono notevoli, meglio puntare alla modalità deumidificatore e effettuare la manutenzione.

L’obiettivo è quindi quello di riempire sempre i propri elettrodomestici, sfruttandoli a pieno carico e in modalità eco. Così facendo, non solo si ridurrà il numero di lavaggi mensili, ma anche il costo: circa un 1 euro al mese per apparecchio. Il consumo di lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie, infatti, potrebbe ridursi di circa 36-40 euro in 12 mesi. In linea di massima, però, è bene evidenziare che gli elettrodomestici troppo datati possono ugualmente influire sui costi totali della bolletta del gas, anche se applicate queste semplici accortezze. Un frigorifero di 15-20 anni fa, ad esempio, se sostituito con uno attuale, quindi di classe A+++, porterebbe ad un risparmio di oltre 100 euro all’anno.

bolletta luce

La scelta delle lampadine

Non solo gli elettrodomestici. Anche la scelta della lampadina va ad influire su quelli che sono i costi totali della propria bollette della luce. Ad oggi, in commercio, vi sono 4 tipologie di lampadine: 

  • LED: queste hanno consumi decisamente bassi, durano molto e consumano meno di tutte le altre attualmente presenti sul mercato. La spesa annua media è di 2 euro per 1000 ore;
  • alogene: tale prodotto è capace di emettere un colore simile alla luce naturale, ma non garantisce un risparmio reale. Il consumo è molto alto e la spesa annua media è di 8 euro per 1000 ore;
  • smart: simili ai LED, presentano molte più funzioni, come ad esempio il telecomando. Unica pecca è il loro costo: decisamente elevato; 
  • tubi, circoline e fluorescenti: con una spesa annua media di 1,40 euro per 1000 ore, questi sono efficienti e durature, anche se meno rispetto alle LED, ma sono lente nel scaldarsi.

Le soluzioni sono quindi numerose, ma tra tutte la lampadina a LED è senza dubbio quella capace di garantire un risparmio più alto sul costo totale della bolletta. Per ogni stanza però è bene sfruttare la lampadina più adatta: a cambiare sono i W. Per il bagno, ad esempio, è consigliata una lampadina da 15-20W; per il tavolo del salotto 6-8W; per il ripostiglio 10W.

bolletta luce

Perchè sono importanti le fasce orario di consumo

Quando però si parla di risparmio sulla bolletta non si può non accennare alle fasce orarie. Il costo di produzione dell’energia elettrica - così come anche del gas - non è omogeneo, ma varia in funzione della variabilità della domanda: più è alta, maggiore è l’impegno economico per la produzione di energia. Proprio per questo, il costo dell’energia è stato articolato per fasce orarie con un relativo prezzo. 

Queste sono state istituite dall’ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - autorità amministrativa indipendente che svolge funzioni di controllo nei vari settori dell’energia elettrica, ma anche per il gas naturale, i servizi idrici, i rifiuti e il telecalore. Le fasce orari principali sono principalmente cinque: 

  • F1 è la fascia delle ore di punta, quindi la più costosa. Si applica nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 19.00;
  • F2 riguarda i giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, e il sabato, dalle 7.00 alle 23.00;
  • F3 è la fascia oraria attiva dal lunedì al sabato dalle 23.00 alle 7.00 e la domenica e i festivi per l’intera giornata;
  • F0 è la fascia delle tariffe monorarie. In questo caso la tariffa è indipendente dall’ora e dal giorno della settimana;
  • F23 comprende tutte le ore incluse nelle fasce F2 e F3. Insieme alla fascia F1 si applica alle tariffe per uso domestico meglio note come “biorarie”, dove i consumi vengono distinti solo tra fascia F1 e fascia F23. 

Tutte queste fasce orarie corrispondono così a diversi prezzi dell’energia elettrica. Ogni utente, attraverso le offerte promosse dal proprio fornitore può scegliere quella che più rispetta i propri consumi, tagliando di conseguenza sui costi mensili della propria bolletta. Non resta che seguire questi piccoli accorgimenti - prestare attenzione alle lampadine acquistate, all’utilizzo degli elettrodomestici e alle fasce orarie - per riscontrare una sostanziale diminuzione dei costi.