Come risparmiare sul riscaldamento domestico

Limitare le spese per il riscaldamento degli ambienti è possibile, ecco una piccola guida su come fare

Ecco qualche consiglio su come risparmiare sul riscaldamento

Ecco qualche consiglio su come risparmiare sul riscaldamento

Questo inverno le spese per il riscaldamento domestico rappresentano una preoccupazione per molte persone, data la crisi energetica e la continua oscillazione del prezzo del gas. Risparmiare sulle bollette è perciò al centro dei pensieri di molte persone che, comprensibilmente, hanno gradito le temperature insolitamente alte del mese di ottobre e di inizio novembre. Ora che non è più possibile fare a meno dell’accensione della caldaia, almeno in gran parte del paese, è necessario gestire in modo efficiente le ore in cui il riscaldamento sarà acceso, per trovare il giusto compromesso tra il tepore domestico e il risparmio sulle bollette.

Il benessere termico

Prima di affrontare il tema risparmio è utile parlare di un concetto poco noto, cioè quello di benessere termico. Definito come “una condizione indispensabile e prioritaria per il conseguimento del benessere totale” (la fonte è il Ministero della Salute) il benessere termico dipende ovviamente da fattori ambientali come la temperatura, l’umidità, il vento, e la qualità dell’aria degli ambienti in cui si vive e si lavora. Questi fattori influiscono sulla temperatura percepita. Per raggiungere il benessere termico, una persona non deve sentire né freddo né caldo. Inutile, quindi, ascoltare chi dice che sopportare il freddo è un’esigenza morale. Inutile, anche per chi può permetterselo, stare in casa con temperature troppo alte. L’aria troppo secca o troppo umida influisce negativamente sul benessere termico. Se l’umidità di una stanza, in inverno, non dovrebbe mai superare il 50%, per non aumentare la sensazione di freddo percepito, l’aria troppo secca può causare mal di testa, problemi alle vie respiratorie, disturbi del sonno, solo per citarne alcune conseguenze spiacevoli.

Abitudini virtuose da adottare

Molte persone non sono abituate a mettere in atto comportamenti virtuosi, o semplicemente non li conoscono. Partendo dal presupposto che il benessere termico è importante quanto il risparmio, è necessario adottare comportamenti virtuosi sia per la salute sia per il portafoglio, cercando di trovare il giusto equilibrio.

La temperatura delle stanze

La temperatura all’interno di un’abitazione dovrebbe essere mantenuta il più possibile costante, ma in base alle stanze. Se in camera da letto non dovrebbe mancare il tepore al momento del risveglio, dato che durante la notte la temperatura corporea si abbassa, prima di dormire è meglio stare al caldo grazie alle coperte. C’è chi ama guardare la televisione o leggere in camera; questo significa che al momento di addormentarsi la temperatura della stanza sarà leggermente più lata, per via del calore ceduto all’ambiente da una o più persone. La temperatura ideale di una camera da letto perciò va dai 16 ai 18 gradi. Una stanza adibita a studio o ufficio, al contrario, necessita di una temperatura costante e gradevole per molte ore di seguito. Utile, in questo caso, ricorrere all’uso di stufette elettriche, soprattutto durante le ore serali. L’aria calda emessa dalla pompa di calore è inevitabilmente molto secca. Bene utilizzarla per integrare il riscaldamento a metano durante la fase di accensione, ma solo per 10-15 minuti. La cucina è una stanza in cui, grazie al calore dei fornelli, è possibile impostare una temperatura più bassa dei termosifoni. Essendo un ambiente in cui spesso si sta in movimento, cucinando o facendo le pulizie, è possibile limitare l’uso del riscaldamento. Non si dovrebbe mai sentire freddo nei momenti riservati ai pasti, ma neanche riscaldare troppo un ambiente in cui in genere non si passa troppo tempo fermi, soprattutto durante le ore serali. Il salotto, oggi chiamato spesso zona living, è invece una stanza in cui il tepore è necessario, soprattutto durante le ore del tardo pomeriggio e della sera. La temperatura percepita non dovrebbe essere inferiore a 20°, ma è facile stare al caldo con plaid e coperte, magari posizionando alcuni tappeti per creare isolamento termico. Il bagno è la stanza che ha bisogno della temperatura più alta; essendo, in genere, un ambiente piccolo, è facile riscaldarlo anche con l’aiuto di stufette elettriche, da accendere al momento del bisogno. Alcuni alleati del risparmio sono paraspifferi, salsicciotti e pannelli termoriflettenti da posizionare dietro i termosifoni per limitare la cessione di calore verso l’esterno o appartamenti altrui. Durante le ore diurne di giornate soleggiate, tirare le tende e alzare le serrande (o aprire completamente le persiane) farà entrare la luce e il calore del sole. Al tramonto, chiudere tutto isolerà di più la casa dal freddo esterno. Chiudere le porte di stanze poco calde o di stanze in cui c’è più tepore permette di evitare la diffusione di aria fredda e la dispersione di quella calda. Chi vuole arieggiare una stanza, qualsiasi sia il motivo, può farlo aprendo la finestra ma chiudendo la porta, per evitare che l’aria fredda si diffonda troppo in tutta la casa.

Abitudini da abbandonare

Una pessima abitudine da abbandonare è quella di tenere sui termosifoni panni e asciugamani per farli asciugare più in fretta, così come posizionare lo stendibiancheria pieno di panni bagnati davanti ai caloriferi. Questo impedisce al calore di diffondersi. Va bene fare un’eccezione, ogni tanto, usando i caloriferi come asciugatrice, ma i termosifoni vanno tenuti liberi da qualsiasi oggetto, incluse le tende che bloccano il calore.

Arieggiare la casa senza abbassare troppo la temperatura

Ormai si sa, la casa va arieggiata tutti i giorni, anche in base a quante persone vi abitano. Ma non c’è bisogno di esagerare e renderla una cella frigorifera. Bastano pochi minuti per cambiare l’aria delle stanze ed è inutile farlo mentre la casa è calda, prima di mangiare e prima e dopo aver fatto la doccia o il bagno.

Riscaldamento centralizzato o indipendente

Se si abita in uno stabile con riscaldamento centralizzato, gli orari di accensione e spegnimento della caldaia sono stabiliti in anticipo senza la possibilità, eccetto qualche rara eccezione, di modificarli. Le valvole termostatiche, obbligatorie per legge già da qualche anno, consentono almeno di regolare la temperatura dei termosifoni di ogni stanza per gestire il calore in modo autonomo. Chi invece ha il riscaldamento indipendente può gestire in modo completamente autonomo gli orari di accensione e spegnimento. Nonostante non vi sia nessun obbligo di dotarsi di termovalvole da parte di chi ha il riscaldamento autonomo, montarle sui propri termosifoni può essere utile al fine di risparmiare sulla bolletta e per gestire in modo ancora più efficiente il calore della casa. É bene ricordare che prima di accendere la caldaia o in concomitanza del suo avvio, è assolutamente consigliato spurgare i termosifoni per eliminare aria e acqua che ostacolano la diffusione omogenea del calore.

Caminetti a bioetanolo

È in aumento la richiesta di caminetti alimentati a bioetanolo, sia per motivi estetici sia per ovvi motivi pratici. Disponibili in molti modelli e prezzi, i più piccoli hanno il costo piuttosto contenuto di 40-50 euro. Ma è necessario considerare i vantaggi e gli svantaggi della loro presenza in casa. Questo tipo di caminetto potrebbe non essere adatto alla presenza di bambini o animali domestici, come i camini tradizionali, del resto.