Giovedì 25 Aprile 2024

Come ridurre gli sprechi d’acqua in casa

Sprechi acqua

Sprechi acqua

L’acqua è uno dei beni più preziosi che possediamo e, nonostante questo, viene troppo spesso sprecata a causa di cattive abitudini o atteggiamenti negligenti. Questi comportano non solo un aumento del costo della bolletta, ma impediscono a ciascuno di noi di dare il proprio contributo alla lotta contro il cambiamento climatico. 

Ecco quindi alcuni suggerimenti per ridurre gli sprechi d’acqua in casa, risparmiando e aiutando l’ambiente. 

Quanta acqua viene sprecata in media in una famiglia italiana?

Secondo un recente studio dell’ISTAT ogni giorno ciascuno consuma 215 litri di acqua: questo potrebbe essere un dato sorprendentemente alto, ma che in realtà sottende molte delle abitudini che ciascuno di noi ha. Per raggiungere questo numero basti pensare che una vasca da bagno può contenere fino a 160 litri d’acqua, una doccia di 5 minuti fino a 90 litri, mentre chi si dedica solamente 3 minuti sotto l’acqua ne utilizza appena 50. 

Inoltre, è importante tenere presente che tutte le volte che si tira lo sciacquone si utilizzano tra gli 8 litri e i 16 litri di acqua e, se non chiude il rubinetto quando ci si lava i denti, si possono sprecare fino a 20 litri di acqua; quando si lavano a mano i piatti si possono consumare fino a 40 litri di acqua.

Bisogna anche porre attenzione alle perdite idriche: è stato stimato che, ogni anno, vengano dispersi circa 3,5 miliardi di metri cubi di acqua a causa delle cattive condizioni in cui si trovano le tubature (e in generale l’infrastruttura idrica). Il recente studio ha anche stilato una classifica delle città che sprecano più acqua: al primo posto, tristemente, si trova Palermo (con 45,7% delle perdite idriche), seguita da Reggio Calabria (46,6%), Messina (46,6%), Cagliari (48,4%); tra le città più virtuose ci sono invece Milano (18,7%), Bologna (28,3%) e Torino (32,6%).

Alla luce di queste informazioni diventa quando mai rilevante che ciascuno di noi dia il proprio contributo per la riduzione dello spreco idrico, attuando - quotidianamente - dei comportamenti virtuoso che consentono di ridurre l’utilizzo superfluo di acqua tra le mura domestiche. Di seguito alcuni suggerimenti che possono essere messi in pratica, fin da oggi. 

Chiudere il rubinetto dell’acqua quando ci si lava i denti 

Lavarsi i denti chiudendo l’acqua mentre si usa lo spazzolino consente un notevole risparmio idrico: si tratta di una buona abitudine che non toglie nulla all’attività in sé, ma consente di ridurre l’acqua che scorre dal rubinetto senza essere utilizzata. 

Se si pensa, poi, che una persona adulta, in media, si lava i denti almeno due volte al giorno si può comprendere la portata del risparmio; se poi si moltiplica il risparmio per tutti i membri della famiglia si capisce quanto possa incidere positivamente sul bilancio familiare. 

Si ricorda, peraltro, che se si utilizza l’acqua calda il contenimento del costo diventa ancora più significativo in quanto questa attività richiede l'attivazione del boiler o della caldaia per riscaldare l’acqua. 

Lavare i piatti a mano non permette di risparmiare

A differenza di quanto si possa pensare, lavare a mano i piatti non consente di risparmiare acqua, anzi. Per quanto si possa essere portati a ipotizzare che un elettrodomestico possa consumare più acqua rispetto a chi lava a mano i piatti non è così: infatti le lavapiatti, soprattutto quelle di nuova generazione che hanno un programma di lavaggio rapido o a temperature moderate, consentono di avere le stoviglie pulite senza un consumo eccessivo. 

Al tempo stesso bisogna considerare che l’utilizzo della lavapiatti comporta un dispendio elettrico, aspetto che non deve essere considerato quando si lavano i piatti a mano. In ogni caso, dal punto di vista del risparmio dell’acqua, l’utilizzo di elettrodomestici risulta più vantaggioso consentendo di utilizzare meno acqua, meno tempo e - se fatte partire negli orari notturni - anche meno energia elettrica.

Fai la doccia, non la vasca

Per quanto dedicarsi un momento di relax dentro una vasca da bagno piena di acqua calda possa essere piacevole, bisogna considerare l’impatto ambientale. Infatti, in base alle dimensioni della vasca, possono volerci fino a 160 litri per riempirla completamente: si tratta di un quantitativo d’acqua significativo, soprattutto se si tratta di un’abitudine che viene ripetuta più volte durante la settimana. 

Per poter prevenire questo genere di spreco si può, più semplicemente, fare una doccia di 5 minuti che, nel peggiore dei casi, comporta l’utilizzo di 90 litri di acqua. I più virtuosi possono dedicarsi solo 3 minuti sotto al soffione e consumare solo 60 litri di acqua. 

Monitora il contatore dell’acqua 

Un’altro modo per poter contenere lo spreco idrico è controllare il contatore dell’acqua, assicurandosi periodicamente che non ci siano delle perdite. Molti fornitori dell’energia elettrica consentono di accedere a questa informazione attraverso l’area riservata online, chiamando il numero verde o più semplicemente tramite l’applicazione per smartphone. 

Controllare i consumi ti permette da una parte di non avere sorprese in bolletta alla fine del mese e, dall’altra, di scoprire in maniera tempestiva la presenza di perdite d’acqua. In questo modo si può non solo risolvere il guasto riducendo lo spreco d’acqua, ma anche evitare che si possa trasformare in un danno più ingente. 

Installa un regolatore di flusso del rubinetto

Installando un regolatore di flusso ai rubinetti dei lavandini, una famiglia tipo può risparmiare mediamente 30 litri di acqua al giorno. Infatti, bisogna considerare che un rubinetto che può perdere fino a 10 gocce al minuto, comportando uno spreco d'acqua pari a circa 150 litri al mese, ossia ben 1.800 litri all'anno.

Bevi acqua del rubinetto? Stai risparmiando!

In accordo con quanto riportato dallo studio ISTAT, non tutta l’acqua utilizzata viene sprecata: infatti tra le famiglie italiane è cresciuta la fiducia verso la qualità dell’acqua del rubinetto, tanto che molte di esse la consumano regolarmente. 

Questo parametro è cresciuto molto nel tempo: si è passati dal 59,9% delle famiglie nel 2002 al 71,6% nel 2020 (ultimo dato disponibile). In generale, nel 2020 l’87,4 per cento delle famiglie si dice soddisfatto del servizio idrico.

 Il desiderio e l’abitudine di bere l’acqua del rubinetto si traduce anche in un risparmio: la spesa media per famiglia italiana è di 14,6 Euro (circa lo 0.6% del consumo di beni e servizi complessivi); questo dato cambia dove ci sono disservizi legati al sistema idrico: in queste zone si spende fino a 16,78 Euro.