Venerdì 19 Aprile 2024

Come mantenere in equilibrio il bilancio familiare

Negli ultimi mesi è diventata fondamentale la gestione del patrimonio falmiliare. Vediamo come mantenere in equilibrio il bilancio familiare.

bilancio familiare

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Gli ultimi dieci anni hanno visto la riduzione del lavoro e di conseguenza del reddito delle famiglie, provocando non pochi disagi. Di fronte a questo diventa, quindi, essenziale una gestione attenta del bilancio familiare, spesso non accantonato e considerato poco importante. Ma come si può tenere in bilancio la propria "microeconomia familiare"?. 

Cultura finanziaria 

Per poter controllare le proprie entrate e uscite è necessario avere una cosiddetta "cultura finanziaria di base", che possa aiutarti a stabilire un equilibrio economico familiare. Qualora, ad una famiglia, si dovesse chiedere l’ammontare delle proprie spese, tanto mensili, quanto settimanali, molte risponderebbero in maniera approssimativa, altre ancora non ne avrebbero neppure un’idea generale. Invece, è bene rimanere a conoscenza delle proprie spese, così da poter curare le finanze. Avere una cultura finanziaria minima aiuta ad evitare gravi situazioni come l’indebitamento, il sovra-indebitamento o addirittura l’usura.

È bene, quindi, apprendere alcune nozioni fondamentali, così da non farsi trovare impreparati. La prima è comprendere che la famiglia può essere gestita quasi come fosse un’impresa. Non naturalmente dal punto di vista dei rapporti e degli affetti, quanto per l’appunto per la gestione delle risorse. La seconda nozione di rilievo riguarda invece, i concetti base della matematica: l’obiettivo è arrivare a fine mese con il segno più sul conto e non il segno meno. Se si fanno, quindi, degli investimenti bisogna valutarne le conseguenze economiche sia a breve sia a lungo termine.

Tale procedura è tra quelle più sottovalutate e, a volte, meno praticate in famiglia. Invece, è importante valutare sempre i rischi che si corrono quando si fa un investimento e non bisogna rimanere “abbagliati” solo dagli aspetti positivi. Fare il passo più lungo della gamba a volte non è la soluzione migliore per i propri investimenti e per le proprie finanze. Quindi, è essenziale analizzare ogni aspetto, positivo e negativo, per qualsiasi acquisto familiare. Un concetto fondamentale riguarda le entrate e le uscite in famiglia: per poter avere un buon bilancio familiare è necessario sapere da dove derivino e a cosa fanno riferimento tali costi.

Generalmente le risorse familiari sono costituite da un’attività lavorativa che assicura entrate periodiche, che possono dipendere da un lavoro, dipendente o autonomo. In base, dunque, all’attività che si svolge le entrate sono diverse e hanno un differente grado di prevedibilità. È bene anche ricordare che, in alcuni casi, le entrate possono dipendere da un capitale investito o da un patrimonio da amministrare. Ci sono anche le vincite al gioco, un’eredità, una donazione, ma sono per definizione imprevedibili e riguardano un ristrettissimo numero di persone. Le uscite, invece, sono note a tutti: alimentazione, affitto, mutuo, sanità, spese per la casa e l’auto, abbigliamento, bollette luce, telefono e gas, tasse, spese di trasporto, tempo libero, per alcuni la scuola e i bambini.

Queste, quindi, riguardano diversi ambiti e possono essere spese obbligate come l’affitto di casa o libere come i soldi spesi per gli hobby. Di conseguenza, è necessario saper ponderare non solo entrate ed uscite ma anche le spese obbligatorie e quelle libere. Il primo obiettivo è sempre quello di guardare alle spese essenziali, il cui mancato pagamento induce a multe o problemi anche più gravi. È importante, quindi, utilizzare le proprie entrate in primis per pagare le uscite necessarie come le bollette, il mutuo e l'alimentazione. Bisogna saper, dunque, valutare cosa è ritenuto più indispensabile. 

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Uno strumento utile per il bilancio 

Il punto di partenza è semplice: evitare che alla fine del mese il saldo sia negativo, ovvero che le entrate non riescano a compensare le uscite, portando alla formazione di debiti o riduzione dei risparmi. Ecco perché è utile compilare e tenere aggiornato un registro, utile a capire quali sono le entrate e le uscite. Questo permette di valutare se e dove è necessario ridurre le spese, ricordando, sempre, che potrebbero verificarsi momenti di difficoltà economica spesso legati ad avvenimenti imprevedibili.

Proprio per questo si consiglia di tenere sempre da parte dei risparmi da utilizzare in casi di necessità: una sorta di esercizio di disciplina mentale che costringe a mettere ordine tra le proprie abitudini di consumatori, prima ancora che alle proprie finanze. Il registro, inoltre, consente di scovare la cause dei momenti di criticità ed è essenziale per risolvere le problematiche e, soprattutto, per poterle evitare in futuro. Una buona analisi e programmazione dei flussi di denaro in entrata e in uscita può evitare spiacevoli sorprese, come ad esempio quello che nelle aziende si definisce “cash flow”.

bilancio familiare
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Come funziona il registro 

Il registro può essere sia cartaceo sia in formato digitale, come ad esempio un file excel, l’importante è che sia chiaro e intuitivo. Utile può essere l’utilizzo dei colori, ad esempio verde per le entrate e rosse per le uscite. Inoltre, si possono creare due colonne: nella prima si inseriscono tutte le entrate di famiglia (stipendi, eredità o affitti), nella seconda le uscite, suddividendole per obbligatorie e libere. Queste ultime non sono quasi mai prevedibili, bisogna quindi pensare per approssimazione. Si possono anche dividere le due colonne in attività e passività, se lo si ritiene più d’impatto.

Dopo tale suddivisione, che solitamente si crea mese per mese, è possibile notare se il bilancio va in perdita, rimane costante, o aumenta. In base a questo si possono, poi, apportare modifiche. Se ad esempio il piano economico è in passività è necessario rivedere le spese libere, se invece rimane costante, vuol dire che si è riusciti ad equilibrare le spese. Un altro suggerimento utile è basarsi sulle entrate dell’anno precedente, in questo modo è più facile prevedere quanto denaro, orientativamente, si potrà disporre nei dodici mesi successivi.

È bene, però, fare affidamento solo sulle entrate certe poiché le altre possono essere considerate solo come eventuale margine per il risparmio. Inoltre, è utile seguire con molta attenzione le spese, conservando le ricevute fiscali come fatture e/o scontrini. Per le uscite un piccolo “trucco” potrebbe essere quello di tenersi larghi nelle previsioni così da avere, eventualmente, sempre un margine sul proprio conto. Tra le spese, inoltre, ricordiamo di inserire una somma che tenga conto dell’utilizzo di beni deperibili, ovvero tutti quelli che prima o poi dovranno essere riparati o sostituiti.

È chiaro, quindi, che almeno inizialmente può essere difficile tenere conto di tutto, ma non bisogna arrendersi. Con il passare del tempo si acquisirà maggiore consapevolezza e maggiore capacità di valutazione. Il risultato di questo lavoro, infatti, potrebbe essere d’aiuto non solo per l’intera famiglia ma anche per il benessere di ogni suo componente.

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