Giovedì 18 Aprile 2024

Come fare l’autolettura del contatore del gas

Consigli utili per praticare l'autolettura ed evitare conguagli inaspettati

Come fare l'autolettura

Come fare l'autolettura

Fare l’autolettura del gas permette di pagare solo i consumi effettivi, che possono essere abbastanza diversi da quelli stimati. È buona abitudine, quindi, fare regolarmente l’autolettura, controllando i numeri del contatore del gas che si trova nella propria abitazione, per poi comunicarli al fornitore. In questo modo l’importo della bolletta successiva corrisponderà ai consumi veri e non stimati. Questo evita di ricevere conguagli, il cui importo può essere basso ma anche decisamente alto. Sulla bolletta sono indicati i giorni in cui è possibile comunicare al proprio fornitore i consumi effettivi. Dopo una certa data, infatti, non è più possibile farlo.

Come fare l’autolettura

I numeri da comunicare al proprio fornitore sono indicati sul contatore del gas. Quelli necessari sono i numeri a sinistra della virgola. Nelle abitazioni ci sono due tipi di contatori. Si tratta di quelli di vecchia generazione e di quelli elettronici. Entrambi consentono di fare l’autolettura, in modo simile. Se il contatore di vecchia generazione è uguale in tutte le abitazioni, i modelli di contatori elettronici sono leggermente diversi tra loro, ma effettuare l’autolettura è semplice, qualunque sia il modello installato nella propria abitazione. Chi era abituato ai contatori vecchi, che con il tempo saranno sostituiti in tutte le case, dovrà solo abituarsi a un funzionamento un po’ diverso, dato che i numeri relativi ai consumi non sono immediatamente consultabili.

Tipi di contatore per fare l’autolettura

Sono quindi due i contatori del gas che permettono ai consumatori di effettuare l’autolettura. - Il contatore di vecchia generazione, che ha un display simile a un contachilometri, con i numeri bianchi su fondo nero. I numeri da comunicare al fornitore sono quelli a sinistra della virgola, senza considerare lo zero (o gli zeri) davanti a essi. - Il contatore elettronico, che bisogna accendere con un tasto. Al contrario del modello di vecchia generazione, il funzionamento del contatore elettronico dipende dal modello che è stato installato in casa. La differenza è minima. Un modello mostra il numero che indica i consumi di gas in metri cubi appena il display si accende. È necessario farlo tramite un tasto da tenere premuto per circa due secondi (premendo il tasto velocemente, infatti, lo schermo non si accende). Un altro modello ha tre tasti, di cui uno verde, che permette di accendere il display del contatore. Una volta premuto il tasto verde, dopo che lo schermo si è acceso, si preme tre volte il tasto blu sotto a quello verde (c’è un tasto blu anche sopra e non è quello giusto per fare l’autolettura). In questo modo sullo schermo del contatore appaiono i numeri relativi ai consumi di gas.

Il contatore elettronico teleletto

Esiste un terzo contatore, quello elettronico teleletto. Si tratta di un contatore elettronico che consente al fornitore di effettuare la lettura a distanza dei consumi effettivi. Nel caso in cui la propria abitazione sia dotata di questo tipo di contatore, il cliente non ha bisogno di effettuare l’autolettura, anche se è sempre consigliabile controllare, ogni tanto, che in consumi riportati in bolletta coincidano. Il contatore teleletto è disponibile anche per l’energia elettrica. Una delle funzioni di questo dispositivo consente al fornitore di disattivare e attivare la fornitura di energia elettrica da remoto.

Come si comunicano i consumi?

Una volta segnati i numeri relativi ai consumi di gas, espressi in metri cubi, si comunicano al proprio fornitore, muniti del codice cliente, che si trova su tutte le bollette. I dati dell’autolettura possono essere trasmessi in modi diversi. - Online, in un’apposita area del sito dell’azienda fornitrice - Tramite l’app del fornitore, che consente anche di pagare le bollette, controllare i propri consumi in modo dettagliato, conoscere le nuove offerte e iniziative dell’azienda e altro. - Chiamando il numero di telefono indicato sulla bolletta. I consumi vanno comunicati nel lasso di tempo indicato sulla fattura. Non è possibile farlo più tardi, perché il fornitore non potrebbe calcolare in tempo l’importo esatto, basandosi sulla quanti-tà di gas utilizzato da un cliente.

Perché l’autolettura è consigliata

Quando non si esegue l’autolettura si pagano i consumi stimati dal fornitore, che possono essere diversi da quelli effettivi. Se i consumi reali sono minori o maggiori di quelli stimati il cliente riceverà uno o più conguagli. A volte capita di consumare meno gas, perché si è cucinato di meno, si è stati via da casa per alcuni giorni, il clima è stato tale da permettere di abbassare il riscaldamento (se l’abitazione è dotata di riscaldamento indipendente). I motivi possono essere diversi. Perché non approfittarne per pagare meno la bolletta successiva? Abituarsi a fare l’autolettura permette di rendersi conto più facilmente di eventuali errori di fatturazione.

La lettura del contatore è un compito del distributore.

Il distributore di gas ha l’obbligo di effettuare la lettura in base ai consumi annuali dei suoi clienti. Più sono alti più frequenti saranno i tentativi di lettura, affidati a un letturista, cioè un impiegato incaricato di leggere i consumi a domicilio. In genere i clienti fanno comunque l’autolettura, lasciando sulla porta di casa un biglietto con scritto il nome dell’intestatario della bolletta e i numeri relativi i consumi. Sono molte le persone che, anche se si trovano in casa al momento del passaggio del letturista, preferiscono non far entrare in casa sconosciuti, anche per via dei frequenti tentativi di truffa di chi si finge incaricato dalle compagnie di energia.