Giovedì 18 Aprile 2024

Come fare correttamente la raccolta differenziata

Dubbi sulla raccolta differenziata? Ecco una piccola guida

Raccolta differenziata

Raccolta differenziata

Smaltire i rifiuti è un dovere civico che a volte può risultare complicato ed essere un po’ incerti su come farlo correttamente è normale. Il packaging di molti marchi e prodotti, giustamente, viene spesso migliorato in termini di sostenibilità e lo stesso prodotto a distanza di poco tempo può passare da essere confezionato con la poco ecologica plastica ad esserlo con carta o materiale misto.Occorre anche considerare che i comuni possono avere metodi di raccolta diversi tra loro. Ad esempio, alcuni comuni smaltiscono il Tetrapak con la carta e alcuni con la plastica.Ecco una guida per destreggiarsi tra i diversi materiali.

Carta e cartone

Comprendono quotidiani e riviste, cartoline e volantini pubblicitari, quaderni, fogli, scatole e scatoloni, cartoni della pizza e vassoi, se non sono sporchi o unti (in questo caso vanno gettati nell’indifferenziata). La stessa indicazione vale per le buste di carta con cui vengono venduti alimenti come pane, formaggi, affettati, dolci. Prima di gettare scatole e scatoloni occorre appiattirli, in modo che occupino meno spazio possibile negli appositi bidoni. Non è possibile riciclare: gli scontrini (sono di carta termica), i fazzoletti e i tovaglioli di carta, la carta oleata o unta, carta e scatole plastificate, piatti e stoviglie usa e getta, oggi spesso prodotti in materiali biodegradabili da smaltire nell’indifferenziata. Per quanto riguarda i libri, sono anch’essi riciclabili ma prima sarebbe meglio informarsi sulla possibilità di donarli a biblioteche e scuole.

Plastica

È possibile riciclare le bottiglie d’acqua, di bevande e di oli, che vanno schiacciate nel senso della lunghezza, possibilmente dopo aver rimosso eventuali etichette di carta, i vasetti e il packaging di tutti gli alimenti (ad esempio yogurt, dessert, creme spalmabili), le buste della pasta e di cibi come pane, grissini, piadine, tubetti e flaconi di maionese e salse, tubetti e vasetti di dentifricio e di creme cosmetiche, flaconi di shampoo, balsamo e docciaschiuma. Alcuni pacchetti di caffè sono di plastica riciclabile, alcuni no. Il polistirolo si smaltisce con la plastica, così come la pellicola alimentare, se pulita, e i sacchetti usa e getta. Se su una confezione c’è il triangolo formato da tre frecce, che identifica il riciclo, con all’interno il numero 7, significa che quell’imballaggio o confezione non è riciclabile. Non è possibile riciclare bacinelle, casalinghi e oggetti d’arredo, custodie di cd e musicassette, videocassette, e giocattoli. Per quanto riguarda piatti, stoviglie e bicchieri in plastica, tuttora non c’è una linea guida precisa e partendo dal presupposto che la plastica andrebbe pulita/lavata prima di essere messa nella raccolta, è meglio gettarla nell’indifferenziata.

Vetro

Tra i materiali più ecologici e riutilizzabili, si possono riciclare bottiglie e barattoli dopo aver rimosso eventuali coperchi di metallo, bicchieri, vasi, vetri di finestre e porte (che in genere vanno portati nelle apposite isole ecologiche o, se possibile, di cui si prenota il ritiro a domicilio). Non bisogna mettere nella raccolta del vetro specchi, lampadine e neon, oggetti in pirex (si tratta di vetroceramica), ceramica e porcellana, bicchieri e oggetti di cristallo, vetro retinato, schermi di apparecchi tecnologici, come televisori, computer, tablet, e smarphone.

Alluminio

È uno di quei materiali che viene smaltito in modo diverso da comune a comune. A volte è raccolto con il vetro, a volte con la plastica. Per saperlo basta leggere le informazioni riportate sui bidoni predisposti alla raccolta. Nel dubbio, meglio informarsi presso il proprio comune. Riciclare l’alluminio è più economico che produrlo, quindi riciclarlo correttamente è molto importante. Lattine di bibite, barattoli di legumi o pomodori pelati, vaschette e scatolette in cui è venduto il cibo (anche quello per animali), coperchi di barattoli, involucri di tavolette di cioccolata e fogli di carta stagnola vanno messi nella raccolta apposita.

Organico

Qualsiasi cibo, bucce e scarti di frutta, verdura, carne, pesce, uova, bustine di tè e tisane, fondi di caffè, fiori, foglie, piante, buste e packaging compostabile. Questo è tutto ciò che va riciclato nell’organico.

Olio

Si tratta di uno dei rifiuti più inquinanti e non va mai buttato nei tubi di scarico. L’olio, anche quello alimentare, contamina il mare, i corsi d’acqua e le falde acquifere. Particolarmente dannoso è quello in cui sono stati fritti i cibi. La gestione del cosiddetto olio esausto dipende dai comuni. Alcuni lo raccolgono nelle oasi ecologiche, altri hanno predisposto bidoni appositi. Per riciclarlo nel modo migliore occorre travasare quello di scarto in bottiglie o taniche, possibilmente di plastica o materiale infrangibile.

Pile

Molte persone non sanno che una buona percentuale del materiale ricavato dalle pile esauste può essere riciclato. La raccolta delle pile viene fatta tramite appositi raccoglitori presenti in alcuni punti delle città, in negozi e, di recente, anche in alcuni supermercati (che a volte le raccolgono in semplici secchi o bidoni). Le pile sono molto inquinanti e non vanno mai gettate nei rifiuti. Essendo oggetti piccoli, è facile mettere quelle esauste in un contenitore, gettandole una volta ogni tanto. Spesso è impossibile utilizzare le pile completamente, ma un’abitudine utile è quella di “passare” le pile da un elettrodomestico più energivoro ad uno che consuma meno, per poter usufruire il più possibile della loro potenza. Utilizzare le pile ricaricabili, il cui costo è facilmente ammortizzabile, è sicuramente un’abitudine più sostenibile.