Giovedì 18 Aprile 2024

Cibo sintetico, Coldiretti si mobilita. Il professore: dalla carne al latte, cosa succede

Mentre ancora fa discutere la sovranità alimentare, prosegue la petizione contro i prodotti in provetta. Prandini: "Così si cancella l'identità di una nazione"

Roma, 25 ottobre 2022 - Sovranità alimentare e cibo sintetico: i due opposti. Mentre ancora si discute sulla denominazione scelta dalla premier Giorgia Meloni per il ministero delle Risorse agricole, Coldiretti ha avviato una petizione contro il cibo in provetta, azione promossa anche da World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia.

"La carne in provetta cancella l'identità di una nazione"

"La carne in provetta cancella l’identità popolare di una intera nazione", ha dichiarato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. E ha puntato il dito: "Dietro l’alibi della tutela ambientale si nascondono speculazioni".

Ma di che cosa stiamo parlando? Lo abbiamo chiesto a Felice Adinolfi, professore di Economia e Politica agraria a Bologna.

La carne sintetica è già in commercio?

"La carne sintetica - spiega Adinolfi - oggi ha avuto l’approvazione al commercio solo a Singapore. In Israele, invece, alcuni ristoranti hanno il permesso di servirla ma fanno firmare una sorta di liberatoria al cliente perché le autorità sanitarie non si sono ancora espresse.  Negli Usa si sta lavorando a una normativa che dovrebbe essere pronta entro due anni".

Come si ottiene la carne sintetica?

"Si parte dal prelievo di tessuto muscolare, ad esempio da una mucca, che viene fatto crescere in un bioreattore e alimentato attraverso l'apporto di ormoni".

Qual è l'obiettivo che si pone chi produce cibo sintetico?

"Lo slogan più usato - ricorda Adinolfi - si può riassumere così: sfameremo il mondo e inquineremo meno. Ma queste due dichiarazioni sono confutabili. La prima perché le tecnologie hanno bisogno di investimenti milionari e di scale di produzione molto importanti. Quindi alla fine i proprietari saranno pochi e in prospettiva c’è il rischio di un monopolio del cibo. Poi, dal punto di vista dell’inquinamento, questa è una produzione ad alta intensità di energia che si trasforma in CO2".

Qual è la sicurezza per i consumatori?

"Questo è il terzo tema - mette in conto il professore -. La ricerca è troppo giovane per capire quali siano le conseguenze del consumo di questo cibo. Per ora c’è molta confusione e soprattutto un grande silenzio, nessuno sta approfondendo la questione.  Eppure in Europa i progetti finanziati per lo sviluppo di queste tecnologie ormai sono diversi, almeno 5-6". 

Allo studio latte, uova e pesce sintetici

"In Israele - fa sapere Adinolfi - sono già pronti con il latte. Si parla anche di un investimento importante da fare in Danimarca, sono stati già prodotti dei prototipi. Gli altri alimenti allo studio sono uova e pesce".

Che sapore hanno i cibi sintetici?

"Confesso di non averli mai assaggiati - risponde Adinolfi -. Naturalmente anche il sapore è sintetico e viene creato dopo. Si tratta comunque di cibi ultraprocessati. In Europa, è stato calcolato, un europeo consuma in media il 60% di calorie provenienti da questa categoria, in Italia siamo a 14%".

Carne sintetica: oggi si trova in commercio solo a Singapore
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