Martedì 23 Aprile 2024

Che cos'è il bonus acqua potabile?

Bonus acqua potabile

Bonus acqua potabile

Tra le numerose proroghe di bonus e agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio 2022, il Governo italiano ha deciso di prolungare anche il Bonus acqua potabile. Già nel 2021, infatti, la Manovra Economica aveva introdotto questo credito d’imposta pari al 50% sull’acquisto di sistemi di depurazione per il miglioramento dell’acqua, la cui scadenza ora è stata rinviata fino al 2023.

Anche quest’anno, il Bonus acqua potabile comprende un’agevolazione economica per l’acquisto e l’installazione di sistemi per il filtraggio e la mineralizzazione dell'acqua erogata dagli acquedotti e destinata al consumo umano. Vediamo insieme in cosa consiste questo credito d’imposta, a chi spetta e perché è conveniente usufruirne.

Bonus acqua potabile: cos’è e a chi spetta

Il Bonus acqua potabile è un aiuto economico che spetta a coloro che vogliono migliorare la qualità dell’acqua del proprio rubinetto. Nello specifico, questo bonus prevede un’agevolazione per sostenere le spese di acquisto e installazione di sistemi di:

  • filtraggio;
  • mineralizzazione;
  • raffreddamento;
  • addizione di anidride carbonica alimentare E290. 

Il sostegno previsto dalla Legge Bilancio 2022 ha la finalità di migliorare la qualità dell’acqua per il consumo umano erogata dagli acquedotti, di razionalizzarne l’uso e ridurre l’utilizzo della plastica. Tramite l’installazione di questi sistemi di miglioramento, infatti, l’acqua del rubinetto diventa più buona e leggera, allontanando i consumatori dall’acquisto di acqua in bottiglia.

Questo aiuto economico può essere richiesto da persone fisiche, da aziende e da enti non commerciali. Il Bonus acqua potabile, infatti, è destinato all’acquisto di sistemi per migliorarne la qualità sia nelle abitazioni private di singoli cittadini, sia in contesti commerciali e presso enti religiosi o del terzo settore.

È importante tenere a mente che il Bonus acqua potabile può essere richiesto sia da cittadini proprietari di un immobile, sia da cittadini detentori, ad esempio di contratti di locazione o d’affitto d’azienda.

Bonus acqua potabile: come fare richiesta

Il Bonus acqua potabile viene erogato attraverso un credito d’imposta fino al 50% per le spese sostenute nel periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 febbraio 2023, fino a un massimo di €1.000 per ciascun immobile a cittadino e un massimo di € 5.000 per le attività commerciali, istituzionali, d’impresa o enti di diverso settore.

I beneficiari del Bonus, dunque, potranno ricevere un rimborso pari alla metà della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di questi sistemi di filtraggio.

È importante tenere a mente che, per fare domanda, l’importo delle spese sostenute deve essere documentato. Ciò significa che il pagamento deve avvenire tramite fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia presente il codice fiscale del richiedente. I contanti o altre modalità di pagamento non tracciabili non possono essere utilizzate al fine di ottenere il credito.

Richiedere il Bonus acqua potabile è piuttosto semplice. Per usufruire delle agevolazioni, il richiedente deve comunicare per via telematica l’ammontare delle spese all’Agenzia delle Entrate in un periodo preciso, ovvero dal 1 febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello del sostenimento dei costi. Ad esempio, per le spese sostenute nel 2022, dovrai trasmettere la documentazione nel mese di febbraio 2023. Tale comunicazione deve essere inviata online, attraverso il servizio web dedicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito modello “Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile”.

Una volta approvata la richiesta, il credito d’imposta che viene riconosciuto può essere utilizzato da imprese, attività o enti del terzo settore in compensazione tramite F24. Per quanto riguarda le persone fisiche, invece, il bonus può rientrare nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno in cui sono state effettuate le spese.

Bonus Acqua Potabile 2022: perché usufruirne

Il Bonus acqua potabile previsto dalla Legge di Bilancio 2022 ha due finalità principali:

  • il miglioramento qualitativo delle acque erogate dagli acquedotti destinate al consumo umano;
  • ridurre il più possibile il consumo di plastica e l’acquisto di acqua in bottiglia.

L’acqua che arriva dai nostri rubinetti è potabile e può essere utilizzata a scopi alimentari senza alcuna controindicazione. Tuttavia, in alcune zone il sapore e l’odore dell’acqua del rubinetto non sono dei migliori e questo spinge molte famiglie a preferire l’acqua in bottiglia. Per avere un’acqua più buona e salubre, l’installazione di sistemi di filtraggio e di mineralizzazione potrebbe essere una soluzione molto efficace per risolvere queste problematiche. In più, il Bonus acqua potabile e le varie agevolazioni economiche che prevede potrebbero essere un motivo in più per l’acquisto.

Gli aiuti previsti, inoltre, permettono di avere un’acqua sana, pulita e soprattutto sostenibile. Grazie all’installazione dei filtri, infatti, si riduce notevolmente l’acquisto dell’acqua in bottiglia e di conseguenza il consumo della plastica monouso. Scegliendo di installare un impianto di filtraggio è così possibile eliminare del tutto l’utilizzo della plastica, un materiale particolarmente inquinante per l’ambiente e che mette a rischio l’ecosistema del nostro pianeta. Sfruttando il Bonus acqua potabile, dunque, l’acqua del nostro rubinetto diventa più pulita, buona e sana, sostituendo del tutto quella in bottiglia.

Come migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto

L’acqua proveniente dai nostri rubinetti è sana e controllata, ma può capitare che in alcune aree abbia un sapore amaro o simile al cloro, oppure che la presenza di calcare la renda imbevibile. Ad oggi, oltre all’installazione di un sistema di filtraggio e mineralizzazione dell’acqua, esistono diverse soluzioni per migliorare il gusto e il sapore, evitando l’acquisto di bottiglie di plastica.

Una soluzione pratica e molto più economica rispetto ad altri è la caraffa filtrante, che sfrutta i carboni attivi per eliminare il cattivo sapore dell’acqua del rubinetto in pochi minuti. Tuttavia, questo tipo di dispositivo agisce solo superficialmente e non elimina dall’acqua metalli pesanti o altre sostanze dannose. In più, se il filtro non viene cambiato frequentemente, si rischia una contaminazione batterica.

Esistono, inoltre, dei sistemi filtranti che si installano direttamente al nostro rubinetto, senza dover apportare modifiche all’intero impianto idraulico. Tuttavia, anche questa soluzione non è efficiente, perché, come le caraffe filtranti, elimina le impurità solamente a livello superficiale.

L’installazione di un sistema filtrante è sicuramente la scelta da preferire se si vuole ottenere un incremento della qualità dell’acqua duraturo ed efficace e se si cerca un metodo per purificare l’acqua del rubinetto da ogni agente inquinante. In più, il Bonus acqua potabile lo ha reso una soluzione alla portata di tutti.