Che cos’è il bonus 200 euro e a chi spetta

Bonus 200

Bonus 200

Il rincaro delle bollette partito a Gennaio 2022, conseguenza della situazione economica e politica attuale, ha spinto il Governo a stanziare 6 miliardi di euro per aiutare le famiglie italiane. Per effetto del Decreto aiuti (D.L. 50/2022, 17 Maggio 2022), circa 31 milioni di lavoratori potranno giovare di un bonus di 200€ direttamente in busta paga. Non si tratta dell’unico provvedimento attuato dal Governo per far fronte alle difficoltà dei cittadini in questo particolare momento storico, (ricordiamo il bonus sociale gas e luce). Tuttavia, il Decreto aiuti risulta essere un provvedimento onnicomprensivo delle necessità degli occupati.

Chi può beneficiare del Bonus 200 euro e chi no

L’aiuto statale è entrato in vigore il 18 Maggio 2022 e, se inizialmente era pensato per soli lavoratori dipendenti e pensionati, leggendo il D.L. vediamo che anche altre categorie possono rientrare nel novero di beneficiario. I destinatari del bonus sono infatti tutti i lavoratori con contratto di lavoro dipendente ed i pensionati, ma anche disoccupati, lavoratori autonomi, domestici e percettori di reddito di cittadinanza.

In ogni caso, per la maggior parte di queste categorie, resta il requisito principale dell’ISEE non eccedente i 35.000€. Esentati dai limiti di reddito sono coloro che hanno in precedenza beneficiato di indennità connesse alla pandemia di Covid-19, i percettori di NASPI o disoccupazione agricola, i venditori a domicilio e i lavoratori occasionali.

Ripassiamo insieme le categorie che potranno considerarsi beneficiari del bonus:

  • lavoratori e lavoratrici dipendenti;
  • pensionati;
  • percettori di reddito di cittadinanza;
  • lavoratori domestici;
  • lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo;
  • lavoratori intermittenti (a chiamata);
  • lavoratori autonomi (senza partita IVA);
  • titolari di contratti di Co.Co.Co.

Invece, l’aumento della busta paga di 200€ non è prevista per i seguenti tipi di lavoratori:

  • docenti non di ruolo il cui contratto scade il 30 Giugno 2022 e che, pertanto, non otterranno la busta paga di Luglio;
  • autonomi/liberi professionisti con partita IVA.

Decreto aiuti e Partita IVA

Ad oggi, lavoratori come gli agenti e i rappresentanti di commercio, artigiani e imprenditori - le cosiddette “Partita IVA” - rimangono esclusi dal sostegno erogato dallo Stato. È necessario aspettare un mese in più per comprendere come (e in che misura), questi soggetti potranno usufruire del bonus. 

Infatti, il D.L. 50/2022 rimanda l’individuazione delle modalità di erogazione dell’aiuto a un decreto attuativo del Ministero dell’Economia. Tale decreto sarà emanato dopo 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale. Dunque, stando a quanto detto, entro il 18 Giugno 2022 anche queste categorie verranno comprese nel bonus aiuti. 

Bonus 200 euro: come funziona e come ottenerlo

L’indennità del decreto aiuti verrà corrisposta una sola volta (è infatti un bonus “una tantum”) e le modalità di erogazione differiscono rispetto alla categoria lavorativa in cui ci si trova. Per la maggior parte dei beneficiari, i 200 euro saranno erogati in automatico, mentre per alcuni sarà necessaria la trasmissione di una domanda all’Inps o all’ente previdenziale di riferimento. Vediamo insieme come ottenerlo. 

I lavoratori e le lavoratrici dipendenti, sia pubblici che privati, non avranno alcun bisogno di fare domanda per ottenere il bonus. Infatti, il sostegno arriverà automaticamente nello stipendio diLuglio 2022 sotto forma di aumento. Fermo restando il limite reddituale di 35.000€, ciò che i dipendenti dovranno fare sarà dichiarare di non percepire una pensione o il reddito di cittadinanza, di modo che il datore di lavoro potrà automaticamente aggiungere la somma in busta paga. Ma attenzione. Trattandosi di un aumento generato una sola volta, il titolare si riserverà il diritto di essere rimborsato al termine dell’anno, al fine di evitare una doppia erogazione della somma nella circostanza in cui il dipendente risulti coinvolto in più rapporti di lavoro.

Il meccanismo di ottenimento della somma appare simile per i pensionati il cui reddito personale non supera i 35.000€. Questi ultimi riceveranno il bonus dall’Inps in manieraautomatica, senza bisogno di richieste specifiche. Tuttavia successivamente, l’Istituto nazionale di previdenza sociale coadiuvato dall’Agenzia delle entrate provvederà ad effettuare i controlli sul reddito e si riserverà di chiedere il ritorno dei 200€ qualora il reddito del pensionato ecceda il tetto massimo.

Le persone in disoccupazione, e cioè che hanno ottenuto l’indennità di disoccupazione a Giugno 2022, e i percettori di reddito di cittadinanza vedranno un aumento automatico dell’indennità di Luglio. Riguardo ai percettori di reddito di cittadinanza è bene ricordare un punto importante: all’interno del nucleo familiare le altre categorie beneficiarie avranno la precedenza. Ciò significa che solo una persona potrà ricevere il bonus, e il percettore di reddito di cittadinanza dovrà assicurarsi di essere l’unico beneficiario in famiglia. Infine, il contributo sarà erogato in via automatica anche ai lavoratori titolari di contratti di Co.Co.Co. e ai lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo.

Avendo passato in rassegna le categorie di lavoratori che non devono fare domanda per il bonus, passiamo invece alle categorie con l’obbligo di richiesta del contributo, cercando di fare chiarezza sui requisiti per fare domanda. I lavoratori a intermittenza (i titolari contratti a chiamata, per intenderci) saranno tenuti a fare domanda all’Inps. Requisito fondamentale per poter effettuare una richiesta, sarà l’aver prestato almeno 50 giorni di servizio nell’anno 2021 e non aver percepito un reddito annuale superiore a 35.000€. 

Per poter fare domanda all’Inps, gli operatori del mondo dello spettacolo regolarmente iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, dovranno aver lavorato per almeno 50 giorni nell’anno 2021 ed aver percepito un reddito annuale non superiore al tetto dei 35.000€. Anche i lavoratori autonomi senza partita IVA potranno fare richiesta all’Istituto, a patto che non siano iscritti ad altre forme previdenziali non obbligatorie. Affinché i membri di questa categoria possano ottenere il bonus, è necessaria la prova di versamento di almeno un contributo nell’anno 2021. Infine, i venditori a domicilio con reddito da lavoro superiore a 5.000€, devono fare domanda per poter ottenere la somma stanziata dal Governo. 

Come viene finanziato il bonus 200€

Attraverso il Decreto aiuti moltissimi italiani potranno ammortizzare le spese di luce e gas arrivate alle stelle dopo lo scoppio della crisi in Ucraina. Si tratta di un fondo di ben 6 miliardi di euro. La misura prevede il sostegno a famiglie e lavoratori “una tantum” ma, in ogni caso, viene spontaneo chiedersi se questi fondi andranno a gravare sul tanto discusso debito italiano. Il Ministro dell’Economia Daniele Franco ha affermato che la misura statale non incide in alcun modo sul debito pubblico poiché il finanziamento deriva dalla tassa sugli extra-profitti delle aziende energetiche. 

I fondi necessari derivano da un aumento della tassa sui guadagni extra delle aziende importatrici e produttrici di energia. Si sta parlando molto di grosse speculazioni attuate da queste aziende, le quali sarebbero responsabili principali del rincaro delle bollette. Gli extra-profitti deriverebbero da un aumento arbitrario dei prezzi di vendita stabilito dalle aziende energetiche. In sostanza, avendo acquistato l’energia a prezzi normali prima allo scoppio della Guerra tra Russia ed Ucraina, avrebbero sfruttato l’occasione per guadagnare più soldi.

Dunque, sì, la motivazione dell’aumento delle bollette nelle case degli italiani deriverebbe dalla crisi orientale e da altri fattori, ma anche dalle speculazioni delle imprese italiane di importazione e produzione di energia. Stando a quanto detto, il Governo ha ritenuto opportuno aumentare i prelievi straordinari sui profitti delle compagnie energetiche, “restituendo” in un certo senso i guadagni in eccesso a famiglie e cittadini.