Sabato 20 Aprile 2024

Intelligenza artificiale, stop a ChatGpt in Italia. Garante della privacy: “Dati personali a rischio”. Il Ceo: “Sospendiamo le attività”

Altman annuncia su Twitter: “Ci rimettiamo al governo italiano”

Roma, 31 marzo 2023 - ChatGpt sospende le attività in Italia. Lo comunica su Twitter il Ceo Sam Altman: “Noi naturalmente ci rimettiamo al governo italiano e interrompiamo l’attività di

ChatGpt in Italia (sebbene pensiamo di avere rispettato tutte le leggi sulla privacy)”. Aggiunge Altman: “L’Italia è uno dei miei paesi preferiti e non vedo l’ora di visitarla di nuovo”.

La decisione è arrivata dopo lo stop deciso dal Garante per la protezione dei dati personali "finché non rispetterà la disciplina privacy". Il Garante ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma. L'Autorità ha contestualmente aperto un'istruttoria. ChatGPT, il più noto tra i software di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, lo scorso 20 marzo aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento.

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Nel provvedimento, il Garante privacy rileva "la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l'assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di 'addestrare' gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma".

Il progetto di ChatGpt 5

Ma nonostante la richiesta di uno stop di sei mesi da parte dei pionieri della Silicon Valley, i progetti di ChatGpt non si fermano. Il software di intelligenza artificiale nei prossimi mesi potrebbe diventare indistinguibile da un essere umano con l'aggiornamento numero 5. A svelare il progetto di ChatGpt-5 è stato lo sviluppatore Siqi Chen che ha dichiarato su Twitter di aver appreso che la nuova versione del software, che sarebbe rilasciata il prossimo inverno, dovrebbe raggiungere l'Agi, acronimo di artificial general intelligence, cioè la capacità di un programma di pensare e agire esattamente come una persona. Ergo, parlare con ChatGpt-5, tra qualche mese potrebbe assomigliare sempre di più al parlare con un essere umano. OpenAI, la società che ha lanciato il software ChatGpt, dovrà affrontare intanto negli Stati Uniti una denuncia rivolta alla Federal Trade Commission: è stata sporta dalla società di ricerca senza scopo di lucro Center for AI and Digital Policy e chiede all'agenzia americana di far sospendere a OpenAi l'implementazione commerciale di modelli linguistici di grandi dimensioni come ChatGpt. L'associazione definisce Gpt-4, l'ultima versione del software, “di parte, ingannevole e con un rischio per la privacy e la sicurezza pubblica”.

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