Cdp aiuta l’Italia: mossi 39 miliardi Offerta per Aspi

Approvato il bilancio, utile a 2,8 miliardi nel 2020. Presentata anche la proposta finale ad Atlantia

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di Achille Perego

Un utile netto di 2,8 miliardi (+1%) per la spa e di 2,5 ante imposte (+25%) per il gruppo, utile che scende a 1,2 miliardi (-66%) includendo le società partecipate e in particolare gli effetti negativi di Eni (-2,5 miliardi). Sono i risultati conseguiti nel 2020 da Cassa depositi e prestiti che, nell’anno del Covid, ha spiegato l’ad Fabrizio Palermo "ha visto il grande impegno messo in campo concretizzarsi in numerose iniziative a sostegno dell’economia italiana". Tanto che il gruppo "ha mobilitato 39 miliardi nel delicato contesto dell’emergenza pandemica, supportando oltre 100mila imprese e 50 progetti infrastrutturali grazie a un servizio di consulenza tecnica e finanziaria per gli enti locali". E fornendo 4,5 miliardi di liquidità legati all’emergenza Covid a 20mila imprese sia direttamente sia con il canale bancario.

I risultati "importanti in un anno di rilevanti difficoltà" del bilancio d’esercizio 2020 approvato dal cda insieme con il primo bilancio integrato di sostenibilità, confermano, secondo il presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini, il raggiungimento degli obiettivi del piano 2019-2021 che ha visto la "cassa" trasformarsi in 2 anni da finanziatore a partner delle imprese e dei territori per la crescita e l’innovazione promuovendo la nascita di campioni europei nei settori strategici dell’economia.

Per Palermo e Gorno Tempini il potenziamento del "ruolo di volano per lo sviluppo sostenibile del Paese" è stato reso possibile dalla solidità di bilancio e dalla fiducia dei risparmiatori. Della raccolta complessiva di Cdp di 378 miliardi (+6%), 275 (+4%) sono stati realizzati con la raccolta postale che, grazie anche a nuovi prodotti e servizi digitali (+75% le vendite sul canale online), ha fatto il record da 8 anni.

Oltre all’approvazione dei risultati, il cda ha dato l’ok alla presentazione dell’offerta finale rispetto a quella vincolante del 24 febbraio, da inviare ad Atlantia la cui assemblea nei giorni scorsi ha bloccato il progetto di scissione di Autostrade per l’Italia (Aspi). L’offerta per Aspi da parte del consorzio Cdp non dovrebbe però essere stata rivista sul fronte del prezzo (9,1 miliardi per il 100% di Autostrade) ma su quello delle garanzie che potrebbero essere ridimensionate (erano,1,5 miliardi). Cdp ha fatto comunuqe sapere che "l’offerta si è di molto avvicinata alle richieste di Atlantia".