Sabato 21 Giugno 2025
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Case a 1 euro, occhio ai costi occulti

Quasi sempre si è obbligati a ristrutturare o a stabilirvi la residenza

Casa a un euro, attenzione ai costi occulti

Casa a un euro, attenzione ai costi occulti

Roma, 27 maggio 2025 – Negli ultimi anni si assiste sempre più spesso a iniziative commerciali e di marketing, che riguardano abitazioni vendute a 1 euro, in comuni a rischio spopolamento. Ma quali sono i costi occulti, dietro queste iniziative con le quali molti primi cittadini provano a frenare la deriva preoccupante del deserto demografico?  

I costi nascosti

Oltre al pagamento della cifra simbolica di 1 euro, vi sono ovviamente altre spese da sostenere. Innanzitutto, consideriamo che si tratta di solito di appartamenti i cui proprietari hanno ceduto al comune gratuitamente la proprietà, essendo in condizioni fatiscenti o non abitabili. Il comune, dopo una procedura pubblica, la inserisce nel proprio patrimonio immobiliare e procede alla vendita alla cifra simbolica. Chi acquista, dovrà in quasi tutti i casi, procedere ad una ristrutturazione che riporti l’unità abitativa in condizioni di abitabilità. Non vanno tralasciati nemmeno i costi notarili, in quanto bisognerà pagare per redigere l’atto di compravendita, ma anche per la consulenza dei professionisti che si occuperanno della documentazione necessaria per la registrazione dell’immobile, per il progetto di ristrutturazione, e per le varie autorizzazioni comunali. Inoltre, se si è già proprietari di un immobile, si pagherà anche la tassa sulla seconda casa. Poi, ovviamente, occorrerà arredare casa, provvedere ad allacciamenti e/o volture, mettere in sicurezza e rendere gli impianti a norma, insomma una serie di costi che inizialmente non è nemmeno semplice quantificare, ma che non possono essere certo inferiori a 10-15 mila euro per un appartamento piccolo, e salgono in base ai mq.  

Una scelta ponderata

E’ quello che un acquirente dovrebbe sempre fare, prima di procedere ad un acquisto che solo in teoria è un affare. Infatti, al di là dei costi da sostenere, è da valutare bene il contesto. Spesso si tratta di borghi isolati, sprovvisti magari di fibra o di buone connessioni internet, che non hanno rete metano o strade statali vicine, e in alcuni casi si tratta di paesi che vivono un inverno demografico e sono in fase di spopolamento per l’assenza di offerte di lavoro. Al contempo, però, certe realtà offrono però pace, aria buona, lentezza e un ritorno all’essenziale che è ideale per trascorrere weekend lontani da stress, traffico e iper-connessione.  

Gli obblighi più diffusi

In fase di stipula del contratto di acquisto, nella maggior parte dei casi, ma non sempre, il compratore si impegna a ristrutturare entro un anno l’appartamento, ovviamente a pagare le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento, e in alcuni casi anche a spostare la residenza nel comune in cui è sita la casa acquistata.  

Alcuni esempi di case a 1 euro

Sono al momento oltre 70 le case in vendita in Italia a 1 euro, soprattutto al sud. Fra queste, ve n’è una a Taranto, legata al progetto di ripopolare il quartiere della città vecchia, anche col recupero di immobili abbandonati. Anche in Calabria, nel comune di Cinquefrondi si prova a vendere a un prezzo simbolico vecchi appartamenti da mettere in sicurezza. Non è una località balneare ma si trova a metà fra Ionio e Tirreno, a mezz’ora dai luoghi turistici della regione. Anche la Sicilia ha abbondantemente fatto ricorso a questa iniziativa, come nel comune di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Sempre nell'entroterra siciliano, ma in provincia di Enna, ha attirato molti turisti e possibili compratori anche il comune di Piazza Armerina, che prova così a rilanciare il turismo e a riqualificare il centro storico. Vi sono poi realtà come Zungoli, paesino di 900 abitanti in provincia di Avellino, dove sono circa 30 gli immobili in vendita, in un borgo caratteristico, posto a 650 metri sul livello del mare. Appartenente all’elenco dei più belli d’Italia, bandiera arancione del Touring Club, Zungoli è famoso per il “Castello dei Susanna”, dove nel 1244 fu ospitato addirittura l’imperatore del Sacro Romano Impero, Federico II di Svevia, e nel 1618 lo scrittore e poeta Giambattista Basile, autore delle fiabe “Lo cunto de li cunti”.