Mercoledì 24 Aprile 2024

Come cambia il carrello della spesa: si rinuncia al superfluo, ma non alla famiglia

Tra rincari e bollette, secondo le indagini dell’Ufficio studi della Coop in collaborazione con Nomisma, negli italiani c'è timore, ma anche fiducia per il 2023

Roma, 4 gennaio 2023 - Pronti, via. Il nuovo anno è partito con una raffica di rincari che metterà a dura prova la tenuta dei portafogli degli italiani. C’è timore, inquietudine. Ma anche fiducia e voglia di ripartire. Sentimenti distribuiti quasi in maniera uniforme nelle due indagini condotte sul campo dall’Ufficio studi della Coop in collaborazione con Nomisma sull’Anno che Verrà. Una fotografica che mostra anche le strategie che metteremo in campo per risparmiare qualcosa a fine mese. Anche perché ben il 45% degli intervistati conta di spendere di più per le bollette nel 2023 e il 32% per cibo e bevande. Il tutto a scapito di ristoranti e altri locali e spettacoli e cultura (rispettivamente per il 32% e il 26% degli intervistati).

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Le previsioni di spesa degli italiani nel 2023
Le previsioni di spesa degli italiani nel 2023

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Paura ma non troppo

La continua rincorsa dei prezzi comincia a creare anche un "permanente disagio alimentare" nel 18% delle famiglie (9 milioni). Anzi, un italiano su 4 teme la vera povertà per il 2023 (non avere soldi per cibo, trasporto, abiti, scuola). Si temono soprattutto gli imprevisti: il 66% del campione non saprebbe come far fronte a una spesa improvvisa e non rimandabile di 850 euro. Così, ancora una volta, la strategia più diffusa è anche quella più antica: risparmiare.

Il 70% degli intervistati, se disponesse all’improvviso di 10 mila euro, non esiterebbe a dirottarli subito nel salvadanaio. Eppure, la situazione è meno drammatica di quanto ci si aspetterebbe dopo l’anno orribile appena trascorso. Gli italiani manifestano una imperturbabile accettazione della realtà (28%) e una sorprendente serenità interiore (34%). "Così, in questa inattesa propensione zen – si legge nella ricerca – il 26% del primo campione malgrado tutto continua ad associare all’anno appena iniziato la parola "speranza" e rispetto ad appena quattro mesi fa (la precedente survey è di agosto 2022) non può non stupire come la "fiducia" sia salita di 12 punti percentuali e di converso scendano sentimenti più cupi come l’ "irritazione" o la "rabbia" (rispettivamente calati di 12 e 6 punti percentuali).  

Si rinuncia al superfluo

Un italiano su due spera di mantenere stabili le proprie spese familiari nel 2023. Ma ben il 45% teme di dover spendere di più per le bollette e il 32% per cibo e bevande. Per compensare queste spese, le famiglie taglieranno le uscite al ristorante, teatro, cinema e mostre (rispettivamente per il 32% e il 26% degli intervistati). Certo, se l’elettrodomestico è vecchio non si rinuncia al cambio. Ma si rinvia l’acquisto della nuova auto (il 29% conta di acquistare un grande elettrodomestico nei prossimi 12 mesi e per converso un 35% vorrebbe l’auto nuova ma non l’acquisterà). La casa resta sempre al top delle priorità: un consistente 67% pensa nel 2023 a una ristrutturazione dell’abitazione (dato forse ancora trainato dal rimodulato bonus edilizia).

Cambia il carrello della spesa

L’aumento dei prezzi farà cambiare anche le nostre abitudini alimentari. E non sempre i mali vengono per nuocere. L’80% degli italiani, infatti, ha deciso di orientarsi verso diete più salutari e meatless, certamente "zero waste" e "no frills". Secondo il 40% dei manager Food & Beverage intervistati il 2023 sarà un anno all’insegna della sobrietà ed essenzialità alimentare.

Sugli scaffali le novità del 2023 saranno la pasta e le farine prodotte con grani antichi o con prodotti low carb e maggiore contenuto di proteine. E se dovesse rinunciare a quella vera, già oggi un italiano su cinque ai prodotti di origine vegetale preferirebbe la carne coltivata in vitro.

La famiglia prima di tutto

A giocare un ruolo decisivo, vero argine alle difficoltà del presente, sono ancora una volta gli affetti e la vita familiare (tra i buoni propositi per il nuovo anno il 56% indica di voler trascorrere più tempo in famiglia e il 20% vorrebbe mettere al mondo un figlio). Uno stile di vita concentrato sulle cose più vicine, come la cura di se stessi (tra le prime voci in crescita del 2023 con un 29% che farà più di prima visite di prevenzione e controllo) e il ritorno tra i fornelli (29%), Infine, il 15% dirà addio al fast food.

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