Caro tassi, inflazione in discesa Ma crolla la richiesta di mutui

L’Istat lima il carovita di marzo al 7,6%. Deciso ribasso (-7,4%) dei finanziamenti legati all’acquisto di immobili .

Caro tassi, inflazione in discesa  Ma crolla la richiesta di mutui

Caro tassi, inflazione in discesa Ma crolla la richiesta di mutui

di Elena Comelli

L’inflazione si conferma in leggero calo, ma l’effetto rialzo dei tassi continua a farsi sentire sul mercato immobiliare. Nelle stime definitive dell’Istat sul mese di marzo, il caro-prezzi scende al 7,6% su base annua (nelle preliminari era al 7,7%), rispetto al 9,1% di febbraio. Resta alta, però, la tensione sul "carrello della spesa": i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono in crescita del 12,6% (dal 12,7% di febbraio), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto mostrano una più decisa frenata (da 9% a 7,6%). "La frenata dell’inflazione registrata a marzo dall’Istat è purtroppo una illusione ottica dovuta al ribasso delle bollette di luce e gas, mentre i beni più acquistati dalle famiglie, dagli alimentari al carrello della spesa, continuano a crescere a ritmi vertiginosi", commenta il Codacons.

Sul fronte immobiliare, intanto, il rialzo dei tassi frena le compravendite, che nel terzo trimestre 2022 sono scese dell’1% rispetto all’anno precedente, mentre i mutui hanno registrato una più robusta discesa del 7,4%, segno che gli italiani di fronte all’aumento del costo del denaro hanno ridotto il ricorso a questa forma di finanziamento. Nel dettaglio, sottolinea l’Istat, "le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono 95.945", con un calo del 5,5% rispetto al trimestre precedente e del 7,4% su base annua. "Il calo è omogeneo su tutto il territorio, su base sia congiunturale (Sud -10%, Isole -8,3%, Centro -6,6%, Nord-Est -4,2%, Nord-Ovest -3,4%), sia annua (Centro -8,7%, Nord-Est -8,2%, Sud -7,4%, Nord-Ovest -6,6%, Isole -4,4%, città metropolitane -8,2% e piccoli centri -6,8%)", precisa l’Istat.

Sempre nel terzo trimestre 2022 sono 220.995 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari, con una flessione del 2,7% rispetto al trimestre precedente. Rispetto al terzo trimestre 2021, le transazioni immobiliari diminuiscono dell’1,1% nel comparto abitativo, mentre crescono dell’1,1% nell’economico. Il calo delle compravendite osservato nel terzo trimestre 2022 non assorbe, però, l’aumento del primo semestre, "per cui i primi nove mesi del 2022 segnano comunque una ripresa del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2021", commenta l’Istat.

La crescita annuale, dovuta anche all’uscita dell’emergenza pandemica, riguarda sia l’abitativo (+5,2%) che l’economico (+6%). "Nell’abitativo – rimarca l’Istat – l’incremento è trainato dalle Isole (+12,1%), dal Sud (+7,8%) e dal Centro (+7,6%), mentre nell’economico dal Centro (+10,5%), dal Sud (+9,0%) e dal Nord-ovest (+7,3%)".

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