Caro energia 2022, ecco le misure adottate dai diversi Paesi europei

I governi europei hanno stanziato in totale oltre 100 miliardi di euro per contrastare i rincari

Energia, un gasdotto (Archivio)

Energia, un gasdotto (Archivio)

Gli aumenti in doppia cifra dell'energia degli ultimi mesi hanno messo sotto pressione le economie europee, dipendenti dall'estero per il 58% del fabbisogno. E hanno costretto i governi ad affrontare le conseguenze sociali del più grande shock energetico dal '73, quando, in seguito alla guerra del Kippur, il prezzo del petrolio passò da 3 a 12 dollari al barile in poche settimane. Per mitigare i rincari, i principali Paesi europei hanno messo sul piatto oltre 100 miliardi di euro. A ricapitolare le misure adottate dai governi è l'Osservatorio sui conti pubblici dell'università Cattolica. Tra ottobre del 2021 e la fine di quest'anno, il Paese che ha investito maggiori risorse rispetto al pil è stata la Spagna. Madrid ha destinato contro il caro bollette l'1,6% del reddito nazionale, pari a 20,1 miliardi di euro.

L'Italia, invece, l'1,1% del pil, seguita dalla Francia con lo 0,8% e dalla Germania con lo 0,7%. Si tratta di numeri che riflettono l'impatto dei rincari sull'economia e la volontà dei governi di intervenire per proteggere le fasce più deboli, sulle quali gli aumenti incidono in misura superiore. Per quanto riguarda l'Italia, Palazzo Chigi ha stanziato 4,4 miliardi con il decreto del 21 marzo, portando la cifra complessiva delle risorse contro il caro energia a 18,9 miliardi di euro.

L'approfondimento

Nello specifico, sono state ridotte di 25 centesimi al litro le accise sui carburanti fino al 21 aprile ed è stata ampliata la platea delle famiglie che possono accedere al bonus sociale elettricità e gas, attraverso l'innalzamento della soglia Isee da 8.265 a 12mila euro. Sono stati introdotti dei crediti di imposta per le imprese non energivore mentre quelli già concessi alle aziende con alti consumi di energia sono stati rafforzati. È stata poi prevista la rateizzazione delle bollette di maggio e giugno per le società con sede in Italia. 500 milioni di euro andranno a compensare i maggiori costi del carburante sostenuti dagli autotrasportatori. Inoltre, il Documento di economia e finanza, licenziato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 6 aprile, ha annunciato nuovi interventi per 5 miliardi entro la fine del mese. Anche gli altri Paesi europei hanno adottato misure simili, anche se di ammontare diverso.

Spagna

La Spagna ha stanziato soltanto per il secondo trimestre di quest'anno 15,3 miliardi di euro, cifra che fa lievitare il totale delle risorse destinate a contrastare il caro bollette a 20,1 miliardi di euro. In particolare, il governo iberico ha deciso di applicare uno sconto di 20 centesimi al litro per i carburanti, 5 dei quali sono a carico delle società petrolifere. Oltre agli aiuti destinati all'agricoltura, all'allevamento e alle compagnie di trasporto, Madrid ha anche prorogato a fine giugno il taglio dell'Iva sulla bolletta elettrica.

Francia

La Francia, invece, ha ridotto il prezzo dell'elettricità, gravando Électricité de France (EdF), il primo produttore e distributore del Paese, di un onere di 10,2 miliardi di euro. Considerato che la compagnia è detenuta dallo Stato per l'84%, il costo sostenuto dal bilancio pubblico è pari a 8,6 miliardi di euro. In totale, per contrastare il caro energia Parigi ha speso 20,4 miliardi.

Germania

La Germania, d'altronde, ha fatto ancora di più. Con le misure varate da Febbraio, infatti, Berlino ha stanziato 16 miliardi di euro per il secondo trimestre di quest'anno, arrivando a spendere nel complesso 24,7 miliardi. Tra i provvedimenti più importanti, vanno ricordati il taglio della tassa sui carburanti (30 centesimi per la benzina, 14 per il diesel), un'indennità da 300 euro per i lavoratori dipendenti, la riduzione dell'imposta sui redditi per quelli autonomi e un bonus da 100 euro a famiglia per ogni figlio.