E ora tutti i partiti invocano super-Mario Draghi per un intervento-choc contro il caro-bollette. Ma da Palazzo Chigi, si tira il freno: prima di un nuovo decreto bisognerà attendere i numeri del bilancio. Riflettori su cosa succederà oggi sui mercati olandesi, dove si decide quotidianamente il prezzo del gas. Se le quotazioni dovesse continuare a salire, lo stato di emergenza potrebbe esplodere. Da domani la Russia fermerà per alcuni giorni il Northstream 1, la più importante infrastruttura di trasporto di gas in Europa. L’ex presidente russo, Medvedev, annuncia che entro la fine dell’anno i prezzi lieviteranno dagli attuali 3500 fino a 5mila euro per mille metri cubi di gas.
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Il pressing dei partiti
I contatti telefonici fra il premier e i leader dei partiti sono intensificati per spingere l’esecutivo a varare un pacchetto "straordinario" di misure per contrastare il caro-energia. Il leader della Lega Salvini propone un "armistizio" "senza bisogno di fermare la campagna elettorale come chiede Calenda perché ha capito che ha già perso. Vediamoci subito, per trovare una soluzione da proporre a Draghi. Sia Berlusconi che Meloni sono d’accordo". Sulla stessa scia anche la pattuglia di governatori leghisti che chiedono interventi. Il segretario Pd, Letta, anticipa il sostegno alle iniziative che assumerà il governo. Dal M5s arriva il via libera a un confronto sul caro-bollette. Mentre Calenda fa notare che Salvini, "dopo 4 giorni di insulti, è arrivato alle stesse conclusioni".
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I conti di palazzo Chigi
Il primo appuntamento è previsto per domani, quando si terrà a Palazzo Chigi una prima riunione. Ma ieri, fonti dell’esecutivo, hanno spiegato che difficilmente sarà varato un decreto ad hoc. Prima bisognerà aspettare i numeri del gettito fiscale ad agosto. L’asticella delle richieste dei partiti è già arrivata ad almeno 30 miliardi. Ma in cassa ci sarebbero fra i 10 e i 15 miliardi. Anche perché il governo non vuol finanziare misure in deficit.
Nodo extra-profitti
Per recuperare risorse contro la corsa del gas i partiti chiedono anche di mettere le mani nei bilanci delle imprese energetiche che hanno intascato profitti record per effetto del maxi-aumento dei prezzi. Ma le aziende hanno già ingaggiato una battaglia legale contro il prelievo. Inoltre, fino a oggi, lo Stato ha intascato solo la decima parte dei 10 miliardi di gettito dall’aumento delle imposte.
Gli aiuti per le imprese
Sembra confermato il prolungamento al quarto trimestre del credito di imposta sugli aumenti delle bollette. Uno "sconto" pari al 25% per le imprese energivore e al 15% per le altre. In arrivo anche pacchetti di energia da fonti rinnovabili o prodotti in Italia a prezzi scontati. Infine si sta studiando una cassa integrazione "gratis" per per chi è costretto a sospendere la produzione per il caro-bollette.
Gli aiuti per le famiglie
Sarà prorogato di almeno un mese (fino al 20 ottobre) il taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti. Le famiglie in difficoltà (l’aumento delle bollette costa in media 1231 euro in più secondo Assoutenti) potrebbero rateizzare le bollette fino a un massimo di dieci mensilità. Molto costoso l’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus sociale: oggi consentirebbe di azzerare gli aumenti dell’energia per i nuclei familiari con Isee fino a 25mila euro.
Il piano di razionamento
Il rischio di uno stop delle forniture per ora è scongiurato. Il gas c’è, le scorte sono sufficienti. Ma il problema potrebbe arrivare fra gennaio e febbraio. Le misure allo studio vanno dalla riduzione di un grado della temperatura degli uffici pubblici e privati, alla revisione degli orari dei negozi al taglio dell’illuminazione pubblica. M5s contrario alle riduzioni di orario per le scuole e il ritorno alla Didattica a distanza per risparmiare energia.
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