Martedì 16 Aprile 2024

Carenza di chip? Per Ferrari non è un problema

L’ad Vigna: nessun impatto dalla mancanza di semiconduttori sul mercato. Ricavi record nel trimestre

La Ferrari chiude il terzo trimestre con "una crescita a doppia cifra e si avvia verso un nuovo anno record": l’utile netto è pari a 207 milioni, in crescita del 21%., mentre i ricavi netti superano per la prima volta nel periodo quota 1 miliardo (1,05 miliardi di euro), in crescita del 18,6% rispetto all’anno precedente e del 15,1% rispetto al terzo trimestre del 2019. Le consegne totali sono 2.750, in aumento del 18,9% rispetto al terzo trimestre 2020. Nessun impatto dalla carenza di semiconduttori e materie prime, spiega l’amministratore delegato, Benedetto Vigna, che ha preso da poco le redini della casa di Maranello. I conti buoni del periodo consentono di rivedere al rialzo le stime dell’anno, con ricavi superiori o uguali a 4,3 miliardi di euro (3,5 miliardi nel 2020), "a condizione che l’operatività non sia impattata da restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, ma anche di un core business sostenuto da volumi e mix e ricavi da attività legate alla Formula 1 in linea con il calendario di gare atteso". Vigna ha anche confermato l’arrivo della prima auto elettrica del Cavallino per il 2025. Nel 2022 sarà svelato Purosangue, primo suv della Ferrari, mentre "entro metà novembre" arriverà il secondo modello della serie Icona dopo la Monza Sp1 e Sp2.

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