
Il Parlamento italiano
Roma, 1 luglio 2025 – E’ uno dei leitmotiv preferiti dagli italiani, quello dei costi della politica, anche sotto l’ombrellone. Ma ha davvero un costo elevato la gestione di tutto l’apparato politico? E’ gravoso per le tasche degli italiani, o in fondo incide marginalmente? Vediamolo in una stima che non vuole avere velleità di esattezza statistica, ma solo dare un’idea di come stanno le cose, almeno stando ai dati disponibili.
I costi del Parlamento per le tasche degli italiani
Secondo i dati Istat più recenti, la popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2024 è pari a circa 58.989.749 individui. Utilizzando questa cifra come base, possiamo stimare il costo pro capite per le principali voci di spesa della politica. L'indennità mensile lorda per un deputato o un senatore è di circa 13.971 euro. A questa si aggiungono una diaria di 3.500 euro mensili e rimborsi per le spese di esercizio del mandato che variano tra 3.500 e 3.690 euro. Considerando anche le spese di trasporto e telefoniche, l'esborso mensile per singolo parlamentare può superare i 22.000 euro lordi. Per i 600 parlamentari totali (400 deputati e 200 senatori), la spesa annua per indennità e rimborsi diretti ammonta a circa 158,4 milioni di euro. Dunque, il costo pro capite per gli onorari dei parlamentari: 158.400.000÷58.989.749=2,68 euro per cittadino all'anno.
Costi regionali e comunali: la spesa sul territorio
Le indennità per i presidenti di Regione, assessori e consiglieri regionali variano, ma un presidente di Regione può percepire tra i 10.000 e i 13.000 euro lordi mensili, mentre assessori e consiglieri tra i 4.000 e i 9.000 euro lordi. La spesa complessiva per i consigli regionali e gli organi istituzionali regionali è stata stimata in circa 1,4 miliardi di euro annuali in report meno recenti, con tentativi di riduzione. Per quanto riguarda le amministrazioni comunali, le indennità di sindaci, assessori e consiglieri variano in base alla dimensione del comune, da circa 2.200 euro lordi mensili per sindaci di piccoli comuni a oltre 9.600 euro per grandi città. La spesa aggregata per gli amministratori locali si attesta su diverse centinaia di milioni di euro all'anno. Una stima complessiva per il costo della politica locale (regioni e comuni) si può approssimare a circa 2 miliardi di euro annuali. Costo pro capite per la politica regionale e comunale: 2.000.000.000÷58.989.749=33,90 euro per cittadino all'anno.
I vitalizi: un onere in declino ma persistente
Nonostante le riforme che ne hanno limitato l'accesso e ricalcolato gli importi, i vitalizi continuano a rappresentare una voce di spesa significativa. Per la Camera dei Deputati, i vitalizi e gli assegni di reversibilità ammontano a circa 89,8 milioni di euro annui (dato 2023). Al Senato, la cifra è proporzionale, stimata in decine di milioni. Si può considerare una stima complessiva di circa 150-200 milioni di euro all'anno per i vitalizi parlamentari e regionali. Costo pro capite per i vitalizi: Considerando una stima intermedia di 175 milioni di euro: 175.000.000÷58.989.749=2,97 euro per cittadino all'anno.
La macchina amministrativa: dipendenti e strutture parlamentari
Il funzionamento del Parlamento richiede un ampio apparato amministrativo. La spesa per il personale della Camera dei Deputati è stimata tra 150 e 180 milioni di euro all'anno, mentre quella del Senato si aggira sugli 80-100 milioni di euro annuali. A questi si aggiungono costi di gestione delle strutture, utenze e servizi. La spesa complessiva per il personale e il funzionamento delle Camere supera il miliardo di euro annuo. Un'indicazione generale sulla spesa per il funzionamento degli organi istituzionali, inclusi i costi del personale e delle strutture, può aggirarsi intorno a 1,5 miliardi di euro all'anno. Costo pro capite per il personale e funzionamento parlamentare: 1.500.000.000÷58.989.749=25,43 euro per cittadino all'anno.
I rimborsi elettorali: contributi alla vita democratica
Sebbene la terminologia sia cambiata da “rimborsi” a “contributi per il funzionamento dei partiti politici”, il finanziamento pubblico ai partiti rimane una spesa. Questo contributo viene erogato in base ai risultati elettorali e alla certificazione dei bilanci. Le cifre annuali possono variare, ma si attestano su diverse decine di milioni di euro. Per le elezioni politiche, i partiti possono ricevere complessivamente circa 40-50 milioni di euro in un ciclo quinquennale. Annualmente, questo si traduce in circa 10 milioni di euro. Costo pro capite per i rimborsi elettorali: 10.000.000÷58.989.749=0,17 euro per cittadino all'anno. Dunque, sommando le diverse voci, abbiamo una stima molto conservativa, che dice che ogni cittadino italiano in media spende ogni anno per la politica non meno di 65 euro. Tale stima ovviamente non comprende una serie di costi indiretti, come ad esempio consulenze esterne, costi per spese legali per cause contro dipendenti o consulenti o fornitori, inefficienze e multe europee per inadempimenti e scadenze non rispettate, e altre voci e costi eventuali. Questo calcolo però ci ricorda quanto sia importante la trasparenza e la corretta gestione delle risorse pubbliche, anche per preservare per quanto possibile la fiducia dei cittadini nella politica, e mantenere la sostenibilità delle finanze pubbliche e di tutta la macchina amministrativa.