Il Btp Valore balza a oltre 14,8 miliardi in soli tre giorni, con 4,22 miliardi di sottoscrizioni nella giornata di ieri, che si sommano ai 10,6 miliardi dei primi due giorni. La sottoscrizione del BTp Valore è iniziata lunedì e si concluderà domani, venerdì 9 giugno, salvo chiusura anticipata. I titoli hanno tassi cedolari minimi garantiti per la prima emissione del 3,25% nel primo e secondo anno e del 4% nel terzo e quarto anno. Il BTp Valore è riservato unicamente al mercato retail e prevede cedole nominali semestrali e una scadenza di 4 anni con un premio extra finale di fedeltà pari allo 0,5% del capitale investito. Ma qual è la differenza tra Btp Valore e Btp Italia? Il primo è un titolo a tasso fisso con cedole crescenti, mentre il secondo è indicizzato all’inflazione italiana e questo fa sì che non sia possibile sapere a priori quale sarà il suo rendimento, perché non sappiamo quale sarà l’inflazione nei prossimi 4 anni.
Dunque, il Btp Valore differisce dai Btp classici perché, diversamente da questi ultimi, pur essendo caratterizzato dalla presenza di cedole fisse, le stesse non conservano il medesimo valore per l’intera vita del prestito, ma solo per i primi due, per poi aumentare, passando dal 3,25% al 4%. Alla luce di questa caratteristica, il rendimento lordo del Btp Valore a scadenza, sommando anche il premio fedeltà si attesta a poco meno del 4% al lordo della citata imposta.
Pressoché impossibile invece calcolare a priori il rendimento del Btp Italia, che è agganciato all’inflazione. L’unica informazione certa è che il tasso di inflazione medio annuo necessario per rendere il Btp Italia più competitivo alla luce del rendimento reale attuale è una inflazione di poco superiore al 2%.