
La simulazione sui Btp Italia di maggio 2025
Roma, 27 maggio 2025 – Il Btp Italia 2032, in collocamento fino a venerdì 30 maggio, è una delle opportunità offerte dal Tesoro interessante per chi cerca protezione dall’inflazione e un rendimento reale garantito. Il titolo di Stato indicizzato al costo della vita ha una durata di 7 anni, scadenza al 4 giugno 2032 e prevede una cedola minima garantita dell’1,85% annuo reale, pagata in due rate semestrali. A questo si aggiunge un premio fedeltà dell’1% per chi acquista durante il collocamento e mantiene il titolo fino a scadenza. Ma quanto rende davvero questo titolo di Stato per chi investe oggi una somma precisa come 10.000 euro?
Il rendimento su 10.000 euro investiti in 7 anni
A rispondere è Gabriel Debach, market analyst di eToro, che ha elaborato una simulazione basata su alcune ipotesi realistiche, ovvero con un tasso reale annuo all’1,85% - dichiarato dal Tesoro - e inflazione media costante al 2% annuo. Senza dimenticare la tassazione al 12,5% su cedole e rivalutazione e il premio fedeltà dell’1%. In queste condizioni un investimento iniziale di 10.000 euro nel Btp Italia 2032 (qui il codice Isin) produrrebbe un guadagno netto complessivo di circa 1.320 euro alla scadenza dei sette anni. Questo equivale a un rendimento medio annuo netto (ROI) dell’1,89%. Si tratta di una stima prudenziale, che non considera l’imposta di bollo sul deposito titoli, eventuali costi bancari o possibili vendite anticipate, segnala eToro.
Il ruolo dell’inflazione: variabile chiave del rendimento
Il calcolo proposto si basa su un’inflazione annua del 2%, ipotizzata costante per tutta la durata del titolo. Ma come spiega Debach, “la variabile chiave del rendimento del Btp Italia è proprio l’inflazione, che nessun algoritmo può prevedere con certezza. Se l’inflazione dovesse risultare più alta del previsto, anche il rendimento finale salirebbe, perché le cedole vengono rivalutate in base all’indice FOI (senza tabacchi) semestrale”. Al contrario, se l’inflazione dovesse calare o risultare inferiore al 2%, anche il guadagno effettivo diminuirebbe, pur restando garantito il tasso reale minimo fissato al momento del collocamento.
Cedole semestrali indicizzate
Il meccanismo di funzionamento del Btp Italia prevede il pagamento di due cedole all’anno, calcolate non su un tasso fisso nominale, ma su un tasso reale moltiplicato per un capitale rivalutato in base all’inflazione. Ogni sei mesi, il capitale su cui viene calcolato l’interesse viene aggiornato, rendendo il titolo una sorta di ‘paracadute’ contro l’erosione del potere d’acquisto. In caso di inflazione negativa, è previsto un meccanismo di protezione: il rendimento non può scendere sotto il tasso reale garantito, e le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale.
Il rendimento reale oggi è positivo
In un contesto di inflazione ancora presente, ma in fase di rallentamento, il rendimento reale dell’1,85% garantito dal Tesoro rappresenta un valore competitivo rispetto ad altri strumenti obbligazionari con durata simile. Soprattutto se si considera che il titolo gode della tassazione agevolata al 12,5%, è esente da imposta di successione e, per investimenti fino a 50.000 euro, non viene conteggiato nell’Isee. La possibilità di ottenere anche un premio extra dell’1% alla fine del periodo, a condizione di mantenere il titolo fino alla scadenza, rappresenta un incentivo in più per l’investitore paziente.
A chi si rivolge il Btp Italia 2032
Il profilo ideale di chi sottoscrive questo tipo di titolo è quello di un risparmiatore prudente, con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, che desidera proteggere il capitale dall’inflazione e ricevere un flusso costante di reddito. È adatto a famiglie, pensionati, investitori con portafogli conservativi e a chi vuole integrare i propri risparmi con uno strumento fiscalmente vantaggioso, semplice da sottoscrivere e senza costi in fase di collocamento. Può essere acquistato attraverso home banking abilitato al trading online o direttamente in banca e in posta, in tagli minimi da 1.000 euro.
Il guadagno se si resta fino alla fine
Il rendimento stimato da Debach (1.320 euro netti su 10.000 euro investiti) si riferisce al caso in cui l’investitore mantenga il titolo fino alla scadenza naturale del 2032. In caso di vendita anticipata sul mercato secondario, il prezzo potrebbe essere più alto o più basso del valore nominale, a seconda delle condizioni di mercato. Non ci sono penali, ma bisogna considerare che si potrebbe perdere il premio fedeltà e parte della rivalutazione. Per ottenere il rendimento massimo possibile, dunque, la strategia più efficace è quella di comprare ora e tenere il titolo fino alla sua scadenza.