Martedì 23 Aprile 2024

Btp green record, collocati 10 miliardi. Cosa sono: tassi, scadenza e perché si chiamano così

Ecco chi ha comprato i titoli di Stato che fanno bene all’ambiente e allo sviluppo del Paese

L’obiettivo, ribadito più volte dal ministro dell’Economia Giorgetti, era quello di convogliare i risparmi degli investitori italiani ed esteri verso i titoli di Stato, in modo da tamponare la progressiva uscita dal debito da parte della Banca centrale europea, che da marzo ridurrà il suo portafoglio di obbligazioni sovrane dei Paesi Ue al ritmo di 15 miliardi di euro al mese.

Btp Green
Btp Green

Btp green, raccolti 10 miliardi

Obiettivo che, con l’emissione da record di martedì del Btp green, può essere considerato, almeno in parte, raggiunto. Si tratta del terzo collocamento per il titolo ecologico, dopo quello di debutto del 2021 e quello dell’anno scorso. In totale sono stati emessi Btp per 10 miliardi di euro, superando la raccolta dell’emissione del 2022, quando l’asticella si fermò a 8 miliardi (in due tranche però).

I rendimenti

La domanda è stata molto ampia, raggiungendo i 52,9 miliardi di euro. Il tasso annuo del titolo, con scadenza a 8 anni, è stato fissato al 4% e verrà pagato in due cedole semestrali.

Il prezzo di aggiudicazione è stato di 99,888, che si traduce in un rendimento lordo annuo del 4,056%. Insomma, grande interesse per il Btp ecologico.

La scadenza

La scadenza della terza emissione, 8 anni, è più breve delle precedenti. Nel 2021, al suo primo collocamento (raccolti 8,5 miliardi a fronte di 83,3 miliardi di euro di richieste) il Btp green aveva una durata di 25 anni, mentre nel 2022, seconda emissione, di 13 anni (6 miliardi contro una domanda di 39,9).

Come acquistarli

Il motivo sembra essere quello di evitare di offrire una tasso troppo elevato. I titoli sono stati piazzati attraverso un sindacato di collocamento composto da Bbva, Bnp Paribas, BofA, Crédit Agricole ed Mps nel ruolo di lead manager.

Il Btp green punta a invogliare gli investitori internazionali a comprare debito italiano, sfruttando l’interesse per la finanza verde.

Chi li ha comprati

I dettagli sugli acquirenti non sono ancora noti ma, stando alle prime informazioni raccolte dal Sole 24 Ore, più del 50% dell’emissione è stato acquistato da investitori stranieri, e il 60% circa è andato a soggetti Esg (Environmental, Social and Governance), che hanno nelle loro finalità ufficiali l’impegno nei filoni ambientali e sociali. Il grosso degli investitori è rappresentato da fondi di investimento (40%). Grandi richieste anche da parte delle banche centrali, dei fondi pensione e delle assicurazioni (tutti con percentuali superiori al 10%).

Cosa sono

Il Btp verde si chiama così perché con i suoi proventi lo Stato può finanziare solo un certo tipo di spesa. In particolare, sono sei i settori verso i quali possono essere convogliate le risorse così raccolte: fonti rinnovabili, efficienza energetica, trasporti, prevenzione e controllo dell’inquinamento, tutela dell’ambiente e della biodiversità e ricerca in uno dei cinque filoni precedenti.

La destinazione dei soldi

I proventi del Btp green sono stati usati fino ad oggi per un ampio ventaglio di spese, tra cui l’Alta velocità ferroviaria, le metropolitane, il rinnovamento della rete idrica e il completamento del Mose di Venezia.

Costi per lo Stato

Malgrado il successo dell’emissione di martedì, non può sfuggire il fatto che i costi per il Tesoro sono raddoppiati in tre mesi. Fra gennaio e marzo il rendimento medio registrato per emettere 92,3 miliardi di euro di titoli a medio-lungo termine e 39,6 miliardi di Bot ha infatti raggiunto il 3,41%, un valore che è il doppio dell’1,71% al quale si era concluso l’intero anno scorso. Si tratta del massimo dal 2011.

Rischi e spread

Attenzione, però: gli elevati rendimenti non sono certo un segnale di un “rischio Italia”. Innanzitutto perché lo spread si mantiene su livelli contenuti, intorno ai 185 punti base, contro i 210 di inizio anno. E poi perché non siamo più nell’epoca dei tassi zero. Insomma, i costi per rifinanziare i debiti pubblici sono aumentati dappertutto in Europa nell’ultimo anno.

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