Mercoledì 24 Aprile 2024

Il vino di Brunello Cucinelli: ecco Castello di Solomeo. Per amore dell'Umbria

La produzione annua è di circa novemila bottiglie che però non saranno messe in vendita. Le uve scelte sono Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, da cui nasce il prestigioso blend bordolese

Brunello Cucinelli

Brunello Cucinelli

Milano, 10 novembre 2022 - Si chiama Castello di Solomeo, ed è un rosso morbido e strutturato. E’ il primo vino prodotto dalla vigna di Brunello Cucinelli impiantata nel 2011, con l’etichetra d’annata 2018. Presentato durante una cena tra famgliari, amici di sempre e giornalisti che hanno raccontato la storia della Casa di Moda di Solomeo, la serata all’Istituto dei Ciechi di Milano (un luogo certo simbolico per cure e solidarietà) ha riservato molti applausi a Riccardo Cotarella, enologo di fama mondiale, che ha seguito l’imprenditore stilista in questo progetto di bellezza e di eleganza del paesaggio dedicato alla sua Umbria e al borgo medievale in cui ha scelto di vivere e di lavorare.

Impiantato nel 2011, il vigneto si estende su una superficie di 5 ettari (6 in totale con la parte dedicata ai giardini con le rose che delimitano i filari) in cui si alternano tre tipologie diverse di suolo:alluvionale argillo-sabbioso, alluvionaleargillo-limoso e marnoso arenaceo,ciascuna abbinata con accuratezza ad uno specifico vitigno coltivato. La vigna di Brunello è in grado di produrre circa novemila bottiglie per anno, che però non saranno messe in vendita ma testomonieranno l’amore della famiglia tutta Cucinelli per la Terra Madre e la Natura. Le uve scelte per il Castello di Solomeo sono Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, da cui nasce il prestigioso blend bordolese, a cui viene aggiunto il vitigno Sangiovese come tributo alla cultura e alla tradizione vitivinicola del Centro Italia.

La bottiglia del vino di Brunello Cucinelli
La bottiglia del vino di Brunello Cucinelli

Le oltre 20.000 piante che si snodano lungo i filari ondulati del vigneto di Solomeo vengono curate ogni giorno con l’obiettivo ultimo di garantirne massima longevità e benessere. Una filosofia agricola “secondo natura” che mette in pratica la saggezza conservata nelle mani, unendola alla scienza della tecnica e alla sensibilità dell’animo umano .La scelta di disporre i filari seguendo un disegno a onda rende il vigneto simile ad un “giardino” che necessita di una periodica e specifica manutenzione manuale e permette alle piantine, grazie alla loro esposizione, di ricevere la massima quantità di luce favorendo l’arieggiamento. Nella vigna di Brunello Cucinelli lavorano anche tanti ragazzi e tante ragazze, nel segno di quella voglia di tramandare di generazione in generazione saperi antichi e di ritornare ad amare il lavoro con le mani e quello nella natura.

Il vigneto di Solomeo
Il vigneto di Solomeo

"Questa per me è la cena della gratitudine - ha detto ai 210 ospiti della cena Cucinelli - fatta per tutti voi amici, anche investitori ed analisti. Sarà una cena perugina che apre con la bruschetta con mio olio prodotto a Solomeo dove ho 2500 alberi di olivo, senza sale mi raccomando come facevamo noi in famiglia quando ero ragazzo. Per fare oggi questo mio olio xstravergine di oliva ho avuto la guida di un Maestro come Giovanni Batta che ha insegnato ai miei due ragazzi impegnati nella mia terra. Mi affascina il profumo buono della terra, ricordo le corse fra le zolle da bambino".

Cucinelli ha voluto scrivere alcune frasi degli amati filosofi dell’antichità sulla carta antica che avvolge il suo vino (sull’etichetta invece c’è il disegno dell’antica Solomeo) come "dalla vita deriva ogni ricchezza e ogni bene", da Socrate. Poi ripensa alla quotazione in Borsa che oggi gli permette positivamente questi investimenti 'bucolici' e chiama sul palco con lui l’amico Gianluca Vacchi che lo ha convinto a quotarsi, in un elegante gessato grigio. “Ma se non vendiamo i pullover l’olio e il vino non lo possiamo fare!", scherza Brunello. Poi ricorda come questi frutti della natura siamo la bellezza di un territorio come il suo, una bandiera per l’Umbria.

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