Roma, 21 novembre 2023 – Brioche a 1,80 euro al bar – succede ad esempio a Bologna – e colazione sempre più cara. Ma Aldo Cursano, vicepresidente nazionale Fipe – 150.000 locali associati in Italia – ribatte: “Il prezzo medio che rileviamo del ‘cornetto’ oscilla tra 1,30 e 1,50 euro. Bologna è un caso a parte, anche per il caffè. Che ovunque in Italia costa in media 1,20 euro, sotto le Due Torri invece oscilla tra 1,30 e 1,50”.
Caro brioche, ecco come si arriva al prezzo
Ma come si spiega il rincaro della brioche, visto anche che il prezzo del grano è diminuito? "Se valutiamo la pasta solo per il valore della materia prima è come se stimassimo il valore di un'auto per il peso del metallo di cui è fatta”, osserva il vicepresidente Cursano.

E mette in fila: “Dietro a quella brioche ci sono un affitto, un laboratorio, maestri di pasticceria, forni con assorbimenti tali che molto spesso meriterebbe far pagare la corrente e regalare il cornetto. I clienti possono godere di un ambiente riscaldato e confortevole e magari vorrebbero che tutto questo fosse un diritto, spendendo poco. Ma non-è- pos-si-bi-le”, e qui il numero due di Fipe Confcommercio scandisce bene le parole. Conclude, con un certa dose di provocazione: “Quindi se vuoi risparmiare, stai a casa”.
La chiusura delle attività
Secondo la mappa di Fipe Confcommercio, “negli ultimi cinque anni dal 2018 al 2023 hanno chiuso ventimila bar. Che cosa significa? Che quel modello di servizio ormai lavora sottocosto. Anche per questo nelle nostre città sempre più spesso, da Milano a Roma a Firenze, i bar sono gestiti per lo più da cinesi e indiani. Quando i costi superano le entrate, chiaro che la leva del prezzo è l'unico strumento per restare sul mercato”.
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