
Giuseppe Castagna, ad di Banco Bpm
Weekend di lavoro per i legali di Banco Bpm. L’obiettivo è di mettere a punto il ricorso al Tar del Lazio sul rinvio concesso dalla Consob a Unicredit per l’offerta pubblica di scambio su Piazza Meda. Il Banco punta infatti a fermare un provvedimento giudicato "abnorme" e di "assoluta gravità" perché "non tiene in alcun conto degli interessi della banca, del mercato e degli azionisti". Con la presentazione delle carte bollate, che potrebbe avvenire anche prima del cda in calendario a Verona il 27 maggio, Banco Bpm punta quanto meno alla ‘sospensiva’ in attesa di un giudizio dei giudici amministrativi.
Unicredit ha ottenuto dalla Consob lo scorso 21 maggio il congelamento di un mese sull’offerta lanciata nei confronti di Banco Bpm per le incertezze dovute al Golden Power applicato dal governo, a cui Piazza Gae Aulenti ha chiesto la riapertura del procedimento. Nell’accogliere la richiesta, la commissione di vigilanza ha evidenziato la "situazione di incertezza" che si è creata a seguito dell’istanza di autotutela presentata da Unicredit a Palazzo Chigi, che "non consente, allo stato, ai destinatari, di pervenire a un fondato giudizio sull’offerta".
Secondo Banco Bpm, invece, la sospensione di 30 giorni si somma a un periodo di adesione "fissato nel massimo possibile previsto dalla legge" e "significativamente più lungo rispetto a operazioni comparabili".
Red. Eco.