Sabato 9 Novembre 2024
JESSICA CASTAGLIUOLO
Economia

Bper, via libera al piano industriale. Utili per 4,3 miliardi nel triennio

Distribuiti 3,2 miliardi di dividendi. Prevista una riduzione dell’organico del 10%. Il titolo vola in Borsa .

Gianni Franco Papa, ad di Bper, ha presentato ieri il Piano industriale 2024- 2027

Gianni Franco Papa, ad di Bper, ha presentato ieri il Piano industriale 2024- 2027

Roma, 11 ottobre 2024 – "Chiaro e realistico". Definisce così l’ad di Bper Gianni Franco Papa il Piano industriale 2024- 2027 presentato dalla banca ieri a Milano e accolto positivamente da Piazza Affari, con titoli in rialzo di oltre 4 punti percentuali. Nel Piano, più utile e remunerazione per gli azionisti. Tra i principali risultati finanziari infatti, la previsione di un utile cumulato nel periodo di 4,3 miliardi e di 1,5 miliardi nel 2027, con dividendi per 3,2 miliardi. Dynamic Full Value 2027 è un piano per una "banca dinamica, con fondamentali forti e un enorme potenziale per creare valore, che sapremo cogliere, afferma l’ad.

Come? "Perseguiremo un’accelerazione in termini di crescita delle commissioni e di economie di scala, con importanti risparmi sui costi, conseguendo un livello più elevato e sostenibile di remunerazione degli azionisti, mantenendo la robusta solidità del nostro profilo patrimoniale e di liquidità", sintetizza.

Sono tre i pilastri sui quali si fonda la strategia: liberare il valore dei clienti, catturare le economie di scala ancora latenti, fare leva sullo stato patrimoniale. In particolare, i ricavi di periodo raggiungeranno i 5,5 miliardi, per effetto della crescita degli impieghi e delle maggiori commissioni, per un totale di 550 milioni. La raccolta gestita è vista in crescita del 7% l’anno a 81 miliardi, grazie al nuovo assetto del wealth management e a Banca Private Cesare Ponti. Con Unipol infine, Bper prevede di incrementare la penetrazione assicurativa dal 15 per cento al 25%.

Il Piano poggia inoltre su un profondo rinnovamento della banca, mirato anche a risparmiare sui costi. Oltre a 650 milioni di investimenti in digitalizzazione e l’applicazione di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale in attività di back office, è prevista anche una riduzione del 10% dell’organico. La forza lavoro sarà soggetta a un turnover che riguarderà circa 1.500 lavoratori; 1.600 sono le uscite volontarie già concordate. Le nuove assunzioni saranno invece 1.100 e riguarderanno soprattutto nuovi talenti con competenze specialistiche, in particolar modo nell’IT.

Un rinnovamento che cambierà anche l’interazione con i clienti: entro la fine del 2027, ad esempio, circa il 45% delle vendite non avverrà più in filiale, mentre quadruplicheranno le vendite digitali di prestiti personali. "Non vogliamo creare una banca digitale ma digitalizzare la banca", precisa Papa, che aggiunge, "vogliamo aumentare la produttività utilizzando processi di automazione e IA generativa. Per farlo, serviranno anche nuove competenze. Con la nostra upskilling factory il 30% dei nostri colleghi avranno accesso a nuovi piani di formazione specifici. Abbiamo già sviluppato 45 casi d’uso di IA e avremo inoltre circa 90 specialisti dell’IA che lavoreranno con noi".

Sulla possibilità di eventuali aggregazioni per la costituzione del terzo polo bancario, Papa taglia corto: "Il piano è stand-alone e puntiamo su questo. Se i livelli saranno quelli giusti valuteremo, ma la condizione è che qualunque M&A deve portare valore a banca e azionisti e oggi queste condizioni non ci sono".