Coronavirus, oggi borse giù. Mercato dell'auto italiano in caduta libera

Nonostante tutto Milano è il migliore fra i listini europei e chiude a -2,97%: Francoforte e Parigi perdono oltre il 4%. Male anche Wall Street. Immatricolazioni in calo dell'85%

Il calo sarebbe da imputare all'influenza della pandemia

Il calo sarebbe da imputare all'influenza della pandemia

Milano, 1 aprile 2020 - Il gorgo di Wall Street trascina a fondo anche Piazza Affari. Tra la preoccupazione per le conseguenze economiche del Coronavirus e la prima giornata non proprio brillante per le borse americane, anche a MIlano si chiude in calo la giornata di contrattazioni, con il Ftse Mib che lascia sul terreno il -2,97% a quota 16.544 punti. Nonostante il deciso calo, Milano è la migliore fra le principali piazze europee.

Le borse europee

La tendenza preannunciata da Wall Street (che cede intorno al 3%, dopo aver chiuso ieri il peggior trimestre dal 2008) si ripercuote sul Vecchio continente. Londra arretra del 3,83% a 5.454 punti, Francoforte cede il 3,93% a 9.516 punti e Parigi il 4,3% a 4,207 punti. Sui listini pesano le parole del presidente Usa, Donald Trump, che durante l'aggiornamento quotidiano sulla gestione dell'emergenza ha previsto che le prossime due settimane saranno "dure" e "molto, molto dolorose" per gli americani.

Occhi  puntati sull'evoluzione della situazione a livello europeo in vista della riunione dei ministri finanziari della zona Euro dopo le divisioni di questi giorni. Fra i titoli a maggior capitalizzazione ancora vendite sui bancari: Intesa Sanpaolo lascia sul terreno il 3,6% e Unicredit il 4,02%. Nella galassia del Lingotto in calo Fca e Ferrari, che spingono al ribasso Exor (-7,47%); sale, invece, Cnh con un +2,03%. Sempre nel comparto industriale, pesante calo per Pirelli (-6,34%) nonostante l'arrivo di nuovi soci stabili; bene invece Prysmian, che sale di oltre l'1,8%. Male le utilities (Enel -4,28%) e le reti, con Snam -7,33% e Terna -5,44%. Seconda giornata di rally per Atlantia, che chiude a +4,99% dopo le indiscrezioni sulle trattative per il riassetto della controllata Aspi. 

A picco il mercato dell'auto

Il Coronavirus fa crollare il mercato dell'auto italiano. Le immatricolazioni a marzo - secondo i dati del ministero dei Trasporti - sono state 28.326 a fronte delle 194.302 dello stesso mese del 2019, pari a un calo dell'85,42%. Nel primo trimestre sono state vendute 347.193 auto, il 35,47% in meno dell'analogo periodo dell'anno scorso. FCA in particolare, nel mese di marzo ha registrato 4.649 immatricolazioni, in calo del 90,3% rispetto alle 48.109 unità di marzo 2019. Nel primo trimestre del 2020, le immatricolazioni in Italia di Fca sono state pari a 85.875 unità, in calo del 35% dalle 132.198 unità dei primi tre mesi dello scorso anno.

Un fondo Ue contro la disoccupazione

La Commissione Ue valuta una forma 'leggera' di Fondo Salva Stati e propone SURE uno strumento contro la disoccupazione per contribuire a salvaguardare il lavoro nei paesi più colpiti dal coronavirus. Il premier Conte, che ha parlato con la presidente von der Leyen, e il ministro dell'Economia Gualtieri si dicono soddisfatti per la misura ma affermano che "serve un piano ampio" contro l'emergenza. L'Italia farà una proposta di coronabond. Sullo strumento si spacca la Germania: la Spd apre ai bond europei anti-virus e incalza la Merkel.

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