Borse europee in rosso, tonfo di Piazza Affari. Giù le banche, in scia di quelle Usa

Wall Street ha chiuso con un forte ribasso, in attesa oggi del rapporto mensile sul mercato del lavoro americano, decisivo per le decisioni della Fed sulla politica monetaria Usa

Wall Steet (ansa)

Wall Steet (ansa)

Milano, 10 marzo 2023 - Piazza Affari ha chiuso in deciso ribasso anche se in recupero dai minimi toccati in giornata. L'indice Ftse Mib ha perso l'1,55% a 27.281 punti. Una situazione trascinata dal crollo delle banche a Piazza Affari, come in tutta Europa, sulla scia di quelle Usa.  

Chiusura in deciso calo per tutte le Borse europee. A Milano l'indice Ftse Mib termina gli scambi a 27.281 punti, cedendo l'1,55%. Sulla stessa linea Parigi (-1,30%) e Francoforte (-1,31%). Londra, maglia nera, lascia sul terreno l'1,68%.

L'avvio negativo di Wall Street, per l'appesantirsi della situazione del gruppo finanziario Silicon Valley Bank e senza il conforto dai dati contrastanti arrivati dal mercato del lavoro americano, fa scivolare le borse europee. Alle 16 Milano guida i ribassi (-2,4%) avendo nel listino principale una prevalenza di titoli bancari.

Infatti c'è nervosa attesa degli investitori negli Stati Uniti per il rapporto mensile sul mercato del lavoro americano, fondamentale in funzione delle scelte della Federal Reserve sulla politica monetaria. Così Wall Street aveva chiuso in deciso ribasso sull'onda della caduta dei titoli bancari e in vista dei dati attesi dalla Fed.

In particolare a far tremare le Borse mondiali è il rischio di fallimento della Silicon Valley Bank, una delle più grandi banche americane, e il rischio di contagio del sistema. In particolare a scatenare il panico è stato l'annuncio della banca di non essere riuscita a raccogliere 2 miliardi di dollari per equilibrare un buco in bilancio di 1,8 miliardi. Il titolo a Wall Street è stato sospeso quando perdeva il 62%.

Ieri il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, aveva ribadito davanti al Congresso la possibilità la banca centrale aumenti i tassi di interesse più di quanto previsto. Così ieri l'indice Dow Jones ha perso l'1,65% a 32.257,03 punti, lo S&P 500 ha ceduto l'1,81% a 3.919,70 punti, il Nasdaq ha chiuso in calo del 2,05% a 11.338,35 punti. Inoltre SVB Financial ha perso il 61% dopo aver annunciato un aumento di capitale da 1,75 miliardi di euro, trascinando verso il basso altri titoli di banche regionali, e le azioni di Silvergate sono crollate del 30%.  Perdite che hanno portato il comparto finanziario dello S&P a scendere del 4%, nella peggiore seduta dal giugno 2020. Perdite anche Bank of America e Wells Fargo: oltre 6% ciascuna. Solo nella seduta di ieri sono stati persi 52,4 miliardi di dollari di capitalizzazione delle quattro maggiori banche statunitensi (JPMorgan Chase, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo). Giù anche le Borse asiatiche concludono in netto, con gli investitori che guardano allo stato di salute delle banche americane, in attesa dei dati sul mercato del lavoro. 

A Piazza Affari il Ftse All Share ha terminato la giornata in calo dell'1,69%. Tornando ai titoli del Ftse Mib sul finale Finecobank ha limato il calo a -4,58%, Bper a -4,47% e UniCredit a -3,12%. Le vendite hanno penalizzato anche Prysmian (-4,28%), Cnh Industrial (-3,9%), Banca Mediolanum (-3,52%) e Azimut (-3,2%). All'altro estremo del Ftse Mib Leonardo (+2,85%) ha approfittato anche delle parole dell'a.d. Alessandro Profumo. Il manager ha sottolineato in particolare che il target ordini 2023 «è molto solido perchè è composto da micro ordini e non ordini jumbo». «Stiamo gestendo bene la crescita attesa», ha precisato, ribadendo che «i numeri 2023 sono numeri solidi». Hanno chiuso sopra la parità anche Moncler (+0,84%), Terna (+0,34%), Eni (+0,28%) ed Enel (+0,13%). Nexi a registrato un -2,82%. Nel resto del listino si sono messi in evidenza High Quality Food (+15,72%) e Neurosoft (+6,01%), mentre hanno perso quota Fenix Entertainment (-12,43%), Lyft (-12,54%) e Visibilia Editore (-15,33%). 

Nel resto d'Europa Madrid ha perso l'1,47%, Londra l'1,67%, Amsterdam l'1,35%, Francoforte l'1,31% e Parigi l'1,3%. A livello continentale, il sottoindice Stoxx del settore bancario ha lasciato sul terreno il 3,78%: le vendite hanno coinvolto Deutsche Bank (-7,35%) a Francoforte, Bbva (-3,41%), Santander (-4,21%), Bankinter (-4,22%) e Banco Sabadell (-5,11%) a Madrid, Societé Generale (-4,49%) e Bnp Paribas (-3,82%) a Parigi, Hsbc (-4,59%) a Londra e Ubs (-4,53%) e Credit Suisse (-4,84%) a Zurigo. Al di fuori del comparto, sul listino francese si sono difesi Eurofins Scientific (+2,79%) e Carrefour (+1,43%). A Francoforte bene Fresenius Medical Care (+2,2%) e Deutsche Boerse (+0,84%), a Londra in evdenza Babcock International (+2,29%) e Fresnillo (+1,35%). 

Gran balzo del prezzo del gas alla Borsa di Amsterdam. Al Ttf il future con consegna ad aprile 2023 ha terminato registrando in un sol giorno un incremento del 21,5%, risalendo a quota 53 euro al MWh. Il future con scadenza a maggio si è portato a 53,24 euro (+21,3%).

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