Venerdì 21 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Borsa: Wall Street affonda, Nasdaq a -4%. Tesla a -15%, Milano in rosso: cosa è successo

Un’intervista di Trump agita i mercati americani che trascinano al ribasso anche i listini europei. Bruciati mille miliardi in poche ore. Tesla in caduta libera. A Piazza Affari soffrono i bancari, positivi industriali ed energetici. La Casa Bianca minimizza

Borsa: Wall Street affonda, Nasdaq a -4%. Tesla a -15%, Milano in rosso: cosa è successo

Milano, 10 marzo 2025 – Lunedì nero per le Borse.  Nell’occhio del ciclone è finita oggi Wall Street che dopo un avvio debole ha vissuto un crollo dai contorni drammatici. Il Nasdaq in chiusura arriva a perdere quasi il 5%  (terreno inedito per gli indici americani), per poi risalire a -4% bruciando in poche ore mille miliardi di capitalizzazione. Il tonfo, clamoroso, è delle Magnifiche 7 che si inabissano sulla scia di Tesla, sprofondata fino a -15% dopo il crollo delle vendite in Cina.  A picco quindi anche Alphabet (Google), Amazon, Apple, Meta (Facebook), Microsoft e Nvidia. Peggiora anche il Dow Jones che cede il 2%, mentre lo S&P 500 arretra del 2,7%. 

Operatore di Borsa a Wall Street (Afp)
Operatore di Borsa a Wall Street (Afp)

Su New York pesano anche l’effetto dazi e i rinnovati timori di recessione. Non ha certamente aiutato l'intervista rilasciata da Donald Trump a Fox News, dove il tycoon ha ammesso che l'economia americana attraverserà "un periodo di transizione" legato all'implementazione delle sue politiche e non ha voluto escludere che gli Usa possano entrare, appunto, in recessione economica. "I mercati stanno diventando più preoccupati per le prospettive di crescita nel 2025", ha affermato il capo economista di Ubs, Paul Donovan. Piazze che avevano già espresso, a suon di rossi sui listini, i timori di una imminente guerra commerciale con spinte protezionistiche.

Dopo un avvio in sofferenza si stabilizza il dollaro che scambia con l’euro a 1,0831. La moneta unica ha ripreso terreno dopo un tuffo a 1,081 scatenato dal no dei verdi tedeschi alla riforma del freno al debito.

La Casa Bianca minimizza

La Casa Bianca ha minimizzato il crollo di Wall Street oggi sostenendo che c'è una differenza tra la Borsa e la situazione del business negli Stati Uniti. "Stiamo assistendo a una forte divergenza tra il mercato azionario e ciò che stiamo effettivamente vedendo svilupparsi nelle aziende. Quest'ultimo aspetto è ovviamente più significativo del primo per quanto riguarda l'economia a lungo termine", ha dichiarato in una nota un funzionario dell'amministrazione. 

Borsa Italiana e i listini europei

La delicata situazione americana e il rosso di Wall Street getta nel vortice anche le Borse europee, nonostante i dati rassicuranti sull’economia dell’Eurozona. Francoforte chiude in perdita del – 1,7%, seguita da Madrid (-1,3%); Londra cede lo 0,9%, come Parigi e Amsterdam mentre l’Ftse Mib di Milano lascia sul terreno quasi l’1%.  Piazza Affari è appesantita dalle banche, mentre sono positivi gli industriali così come in rialzo viaggiano i principali titoli energetici. Da segnalare, fuori dal paniere principale, il forte ribasso del titolo Juventus che arriva a cedere il 4,7% dopo la pesante sconfitta in campionato con l’Atalanta. Un ko che allontana le speranze scudetto per i bianconeri, ma soprattutto mette a rischio, ed è questo il dato che più preoccupa i mercati, la partecipazione alla prossima Champions League. 

Titoli di Stato

In un contesto del genere, riprendono quota le ‘scommesse’ su un taglio dei tassi da parte delle banche centrali. Aspettative che riflettono su un calo dei rendimenti dei titoli di Stato, specialmente negli Usa. Il Btp italiano chiude al 3,895% mentre lo spread con il Bund poco mosso a 106 punti base.