Un operatore di un'agenzia di trading osserva i dati degli andamenti finanziari (Ansa)
Roma, 19 ottobre 2018 - Giornata nervosa per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale chiude in calo a 314,9 punti base, dai 327 di ieri, con il rendimento del decennale italiano al 3,58%. Una vertiginosa discesa nel pomreiggio, dopo che in mattinata era volato a 340 punti (al top da 5 anni), con rendimento al 3,80%. Le tensioni sull'Italia erano cresciute con la lettera di richiamo della commissione Ue sulla manovra, anche la Borsa di Milano era arrivata a perdere l'1,7%.
Poi anche Piazza Affari è risalita, terminando sulla parità dopo una seduta in altalena. Il Ftse Mib a un certo punto del pomeriggio è addirittura passato in positivo per poi chiudere sul -0,04% a 19.080 punti, All Share sul -0,09%. La situazione è gradualmente migliorata proprio con il recupero dello spread. La situazione italiana crea nervosismo anche in Europa, dove le principali piazze chiudono negative.
Sul listino buoni spunti dei titoli dell'energia, con Eni +0,64%, Enel +1,54%, Snam +1,16%, Terna +1,96%, A2A +1,11%. Misti i titoli bancari, con cedimenti per Banco Bpm (-1,53%), Ubi (-2,75%), Unicredit (-0,96%) e rialzi per Mediobanca (+3,06%) e Intesa (+0,26%). Nell'industria giu' Fca (-2,34%), Leonardo, Pirelli con un -5,05%, Prysmian -3,51%. Rialzi per Ferrari, Luxottica, Recordati.
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