Borsa, spread sfiora quota 190. Piazza Affari in rosso, pesano le cedole

Monito di Fitch sul rischio Paese e il differenziale dei tassi balza a 189 punti base prima di chiudere a 185. Sul Ftse Mib ha pesato lo stacco delle cedole per 19 società del paniere

La Borsa di Milano in una foto d'archivio (Ansa)

La Borsa di Milano in una foto d'archivio (Ansa)

Milano, 21 maggio 2018 - Giornata difficile per Piazza Affari, con la Borsa in perdita e lo spread Btp-Bund che chiude a quota 185 dopo aver sfiorato i 190 punti base (il dato più alto dal novembre 2017). Sul differenziale tra i nostri titoli di Stato e i Bund tedeschi hanno pesato l'incertezza politica (oggi Lega e M5s sono saliti al Quirinale per indicare il premier) e l'avvertimento dell'agenzia di rating Fitch sull'eventuale aumento del rischio Paese diffuso nel pomeriggio, che ha fatto chiudere il Ftse Mib a 23.0942 punti ( -1,52%) dopo la parziale ripresa sperimentata in mattinata. Tuttavia a pesare sull'indice principale di Piazza Affari (si stima per l'1,7%) è stato il 'Dividend Day': lo stacco delle cedole per ben 19 dei 40 titoli del paniere. Fra i titoli sotto pressione ci sono soprattutto i finanziari: Unipolsai, Intesa San PaoloGenerali Unipol.

L'agenzia di rating americana Fitch, ha fatto sapere oggi che il 'contratto' di governo alla base di un eventuale esecutivo Lega-M5s "aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano, in particolare attraverso un allentamento di bilancio e un potenziale danno alla fiducia". Secondo l'agenzia "è incerto in che misura questi rischi si tradurranno in una valutazione creditizia più debole", tuttavia l'implementazione dei principali impegni in ambito fiscale previsti dal contratto - flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della riforma Fornero - aumenterà "significativamente" il deficit italiano, visto che le misure messe a punto per aumentare le entrate non compenseranno gli esborsi richiesti da questi punti.

Sprint di tutta la galassia Agnelli, che incassano la spinta del cambio euro-dollaro sui mercati internazionali, ai minimi da novembre 2017 (1,1721) dopo l'accordo siglato da Pechino e Washington sulla questione dei dazi Usa-Cina. A Piazza Affari ne beneficiano Fca , Ferrari e Stm. La tregua commerciale si fa sentire anche sulle borse asiatiche: chiudono in positivo Hong Kong, con l'indice Hang Seng salito dello 0,60% e Shanghai con gli indici Composite e Shenzhen che aumentano dello 0,64% e dell'1,05%.