Martedì 23 Aprile 2024

Boom superbonus, materie prime alle stelle

Denuncia dell’Ance: "Il governo provveda subito ai ristori, molte aziende sono a rischio chiusura"

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Con il rincaro dei prezzi delle materie prime, come l’acciaio, è a rischio la sopravvivenza delle imprese edili e l’efficacia stessa del superbonus. Con l’avvio dei cantieri del superbonus 110%, infatti, è scoppiata la bomba del rincaro dei materiali da costruzione. Oltre all’acciaio, sono aumentati i prezzi di legno, gomma, rame, ferro, con rincari che in alcuni casi superano il 100% ed effetti sui bilanci delle imprese di costruzione. A lanciare l’allarme è l’Ance, che chiede al governo risposte al più presto sul provvedimento di ristoro per le imprese colpite da questi rincari. Risulta evidente, infatti, che l’aumento da 1 a 2 di un prezzo, cambia completamente il conto economico di lavori preventivati sulla base di un prezzario che ieri ci offriva un certo margine e oggi lo dimezza.

"Il mondo delle costruzioni lancia un grido d’allarme sulla carenza delle materie prime e sull’aumento dei prezzi dei materiali che causa situazione incompatibili con il rischio d’impresa, facendo aumentare il rischio dei contenziosi e con le imprese che si fermano perché mancano le materie prime. Ci sono parecchie aziende che rischiano la chiusura", ammonisce il presidente dell’Ance Gabriele Buia. In particolare, l’Ance chiede un provvedimento urgente di compensazione che consenta alle aziende di ricevere ristori se l’aumento dei prezzi delle materie prime dovesse salire oltre l’8% e al tempo stesso di restituzione se invece i prezzi dovessero scendere oltre l’8%.

"Se non ci sarà dato ristoro - ha concluso Buia - poi non dobbiamo chiederci chi eseguirà le opere previste dal Recovery Plan. Spero che il governo ci dia risposte concrete entro pochi giorni con risorse a disposizione".

Elena Comelli

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