Giovedì 18 Aprile 2024

Bonus verde, la guida. I vantaggi per le famiglie

La detrazione del 36 per cento, introdotta nel 2018, è stata rinnovata per tutto il 2020

Giardino (businesspress)

Giardino (businesspress)

Roma, 16 giugno 2020 - Il cosiddetto bonus verde è una detrazione del 36 per cento introdotta nel 2018 e rinnovata per tutto il 2020. Si applica per interventi innovativi in giardini e terrazze, ma non per le manutenzioni ordinarie come le potature. Vuole favorire la messa a dimora di nuovi alberi o impianti di irrigazione, giardini pensili, vialetti e sistemazioni a verde in generale. Il tetto per ogni intervento è di cinquemila euro ma nel caso di lavori nelle aree condominiali il tetto va moltiplicato per il numero degli appartamenti. Il vantaggio fiscale ottenuto con la detrazione verrà restituito in dieci annualità. Quindi la detrazione massima è di 1800 euro per immobile (o appartamento). La detrazione si applica solamente ai contribuenti persone fisiche e può essere richiesta sia da proprietari che da inquilini che si siano fatti carico della spesa.

La misura

Giardini, balconi e terrazzi. Sconti sui lavori straordinari 

Oltre ai bonus-Covid quest’anno si può usufruire di altri incentivi fiscali come il cosiddetto bonus verde che, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 è stato prorogato anche per il 2020 per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre. Il bonus verde – spiega l’Agenzia delle Entrate - può essere usufruito dalle persone fisiche che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo (quindi anche inquilino, comodato d’uso, nuda proprietà, usufrutto), l’immobile sulle cui aree scoperte sono effettuati gli interventi.

L'agevolazione

Detrazione del 36 per cento divisa in dieci quote annuali per un tetto di 5mila euro

l bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese che riguardano terrazzi e giardini. Comprese quelle di progettazione e manutenzione se connesse all’esecuzione di questi interventi. La detrazione, spiega sempre l’Agenzia delle Entrate, va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Pertanto la detrazione massima è di 1800 euro (il 36% di 5.000) e a partire dalla dichiarazione del 2021 sui redditi 2020, si potranno portare in detrazione dall’Irpef 180 euro nel caso della detrazione sul tetto massimo di spesa consentito.

I lavori

Nuove aiuole, vialetti e recinzioni. Premiati gli interventi innovativi

Col bonus verde sono detraibili le opere di natura straordinaria che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o all’area interessata. Per esempio è detraibile la spesa per trasformare un cortile in giardino oppure la sistemazione integrale di un giardino con nuove aiuole, vialetti e recinzioni. Oppure la realizzazione di fioriere fisse e l’allestimento di verde permanente nei balconi, purché riferiti a un intervento innovativo. Il bonus riguarda anche giardini pensili, coperture a verde, impianti di irrigazione e pozzi.

Nei palazzi

Vale anche per le parti esterne dei condomini. L’incentivo si applica a ogni appartamento

Il bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. In questo caso l’importo massimo di 5.000 riguarda le singole unità abitative, quindi in un condominio con dieci unità, il tetto di spesa sale a 50.000 euro. Ad avere diritto alla detrazione è il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. 

Le escursioni

Negozi e uffici senza agevolazioni. No alla normale manutenzione

In condominio il bonus non può essere utilizzato da eventuali negozi o uffici al pianterreno al pari delle aree verdi di edifici non residenziali. Il bonus inoltre vale solo per edifici esistenti (comprese le pertinenze e senza distinzione tra prima e seconda casa) ma non per nuove costruzioni. Deve trattarsi di un intervento "straordinario" e permanente e non di normale manutenzione (per esempio la potatura o il taglio del prato) o di un semplice acquisto di piante o fiori in vaso per il giardino.

I dettagli

Il fai da te non è previsto. La riqualificazione delle aree deve essere fatturata

Il bonus verde, come ha precisato l’Agenzia delle Entrate, non viene riconosciuto se gli interventi vengono fatti in "economia", cioè con il fai-da-te. In questo caso però il contribuente può sempre rivolgersi a fornitori diversi per l’acquisto di alberi, piante, arbusti, cespugli, e altre specie vegetali e per la realizzazione dell’intervento ma l’intervento di riqualificazione dell’area deve essere complessivo e ricomprendere anche le prestazioni necessarie (fatturate) per la sua realizzazione. Il singolo condomino poi può replicare il bonus condominiale delle parti comuni sul suo terrazzo o giardino pensile.

I pagamenti

Proprietari o inquilini dell’immobile si devono intestare le spese

Per ottenere il bonus le spese devono essere sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono l’immobile sul quale sono effettuati i lavori. E che siano documentate e versate con strumenti idonei (bonifico bancario o postale, assegno, carta di credito o bancomat per cui fa fede la data dell’operazione, non dell’addebito) a consentire la tracciabilità dei pagamenti. Il bonifico non deve essere parlante e non è prevista la cessione del credito fiscale all’impresa o alle banche. 

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