Bonus tv 2021 senza Isee: come funziona e come richiedere i 100 euro. I requisiti

Da oggi via alle richieste. Lo sconto è del 20% sull'acquisto di nuovi televisori (fino a 100 euro) a fronte della rottamazione di uno vecchio. Il governo pensa già a un rifinanziamento delle risorse. Bonus tv 2021: fino a quando si può richiedere, scarica il modulo

Bonus tv 2021: tutto quello che c'è da sapere (ImagoE)

Bonus tv 2021: tutto quello che c'è da sapere (ImagoE)

Roma, 23 agosto 2021 - Parte oggi il bonus tv. In vista del salto tecnologico verso lo standard Dvb-T2 del digitale terrestre, andranno rottamati 15 milioni di apparecchi tv in Italia che, a fine giugno 2022 saranno inservibili per il cambio delle frequenze deciso dalle emittenti. L'incentivo sarà di, al massimo, 100 euro. La grande novità è che non ci saranno limiti di Isee per ottenerlo (al contrario del bonus decoder, ancora valido e parzialmente cumulabile con il nuovo). Vediamo in dettaglio i particolari della misura, finanziata dal governo al momento con 100 milioni di euro.

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Bonus tv 2021: fino a quando si può richiedere. Scarica il modulo

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Bonus tv, qui il modulo in Pdf

Quanto vale il bonus? E chi può utilizzarlo? Il bonus tv è uno sconto del 20% sull’acquisto di un nuovo televisore, fino a un massimo di 100 euro. Possono richiederlo tutti gli utenti residenti in Italia intestatari del canone Rai e quelli con più di 75 anni di età compiuti nel 2020 (che quindi sono esenti). Non ci sono limiti di Isee, al contrario del vecchio bonus da 50 euro sui decoder (che resta ancora valido ed è cumulabile fino a 130 euro, ma ha un tetto reddituale di 20mila euro).

Serve la prova della rottamazione del vecchio apparecchio? Assolutamente sì. Il televisore nuovo – uno per utente – si può comprare in un negozio fisico o anche on line. Contestualmente all’acquisto, bisogna fornire prova della rottamazione di un apparecchio non conforme al nuovo standard, comprato prima del 22 dicembre 2018. Il vecchio tv si può portare dal rivenditore o in un centro comunale di raccolta Raee (rifiuti elettronici), consegnando poi, al momento dell’acquisto, un modulo per l’autocertificazione che si scarica sul sito del Mise.

Come essere sicuri di avere lo sconto? Una volta che il venditore avrà controllato la disponibilità delle risorse collegandosi con la piattaforma apposita dell’agenzia delle Entrate (pronta, viene promesso, da domani pomeriggio), praticherà  direttamente lo sconto. Il commerciante recupererà poi la somma come credito d’imposta.

Come faccio a capire se il mio tv va cambiato? Un apparecchio comprato dopo gennaio 2017 è pronto per l’alta definizione, e dovrebbe andare bene almeno per il primo salto tecnologico (da Mpeg2 a Mpeg4) del prossimo 15 ottobre. Per verificarlo, sintonizzatevi sui canali già in hd (il 501 di RaiUno o il 505 di Canale 5 o il 507 per La7, ad esempio): se si vedono, per un anno e mezzo dovreste essere a posto. Solo i televisori acquistati dalla fine del 2018, però, sono predisposti per lo standard Dvb-T2. Per verificarlo, fate una risintonizzazione e visualizzate i canali 100 e 200: se appare la scritta ’Test HEVC Main10’ siete a posto. Altrimenti, a fine giugno 2022, il tv non funzionerà più.

Quando avverrà lo spegnimento delle frequenze? Il primo passaggio (dalla codifica Mpeg2 a Mpeg4) è slittato al 15 ottobre, partendo da alcuni canali nazionali, i quali trasmetteranno solo in alta definizione. Il secondo salto tecnologico, quello più significativo, verso lo standard Dvb-T2, avverrà a partire dal 1° gennaio 2023 (inizialmente era 30 giugno 2022), anche se alcune emittenti potrebbero anticiparlo. Il cambiamento si è reso necessario per l’avvento del 5G: le emittenti hanno dovuto ’fare posto’ per gli operatori di telefonia mobile, spostandosi sul nuovo standard del digitale terrestre Dvb-T2. Due le mosse in cui avverrà lo switch off – ovvero lo spegnimento delle frequenze attuali – che renderà inutili i vecchi apparecchi.

Fin quanto dura il bonus? Il bonus per la rottamazione tv si potrà ricevere fino al termine del 2022, almeno in linea teorica. Già, perché la posta che il governo ha messo su questo sconto, almeno finora, ammonta a soli 100 milioni di euro. Che aumentano a 230 milioni, sommando il plafond inutilizzato del 'vecchio' bonus decoder (che resta cumulabile a quello nuovo fino a 130 euro). Troppo pochi, se si considera che recenti ricerche stimano in oltre 10 milioni le famiglie che non hanno televisori pronti e che, dunque, dal giugno 2022, rischiano di diventare inservibili. Se la platea resta questa, solo una famiglia su cinque, contando anche il bonus decoder, potrebbe ricevere lo sconto. Il tutto, ovviamente, al netto di possibili rifinanziamenti dei fondi da parte dell’esecutivo, che ci sta già pensando. 

Qual è il vantaggio del nuovo standard? Il vantaggio principale per lo spettatore nel passaggio al nuovo standard Dvb-T2 sarà l’accesso a un numero praticamente infinito di contenuti on-demand, e una qualità video della trasmissione migliore (sarà supportata la visione in 4K e 8K). Ovviamente, lì toccherà ai vari provider decidere quali canali mettere in hd e quali servizi offrire ai loro telespettatori. C’è però chi sottolinea come, nella fase transitoria da qui al giugno 2022, la riduzione delle frequenze potrebbe portare a una perdita di qualità delle emittenti, tv locali in primis. Per informare al meglio i cittadini, il ministero dello Sviluppo Economico ha preparato un sito internet, che potete trovare all’indirizzo https://nuovatvdigitale.mise.gov.it/bonus-rottamazione-tv/ e un call center (0687.800.262).