Come funziona il bonus trasporti 2022. A chi spetta e come richiederlo

È tra le agevolazioni più richieste. Dai requisiti a come si usa: tutto quello che c'è da sapere

Bonus trasporti

Bonus trasporti

Con l’ingresso del nuovo anno il Governo Italiano ha deciso di emanare diverse agevolazioni per supportare la popolazione dopo il periodo di forte crisi e recessione economica generato dalla diffusione del Covid-19. Tra i tanti bonus, quello dei trasporti è tra i più richiesti, visto soprattutto la facilità nell’ottenerlo. 

Vediamo quindi tutte le informazioni necessarie per richiedere il bonus trasporti, la sua durata e gli abbonamenti ammessi. 

Sommario

Dagli studenti ai pensionati

Dal mese di settembre 2022 è possibile richiedere l'agevolazione per il trasporto pubblico. Introdotta dal Decreto Aiuti e con un budget di massimo 60 euro mensili il bonus è riconosciuto a studenti, lavoratori e pensionati purché il loro ISEE sia inferiore a 35mila euro. Ad essere stanziati sono stati ben 180 milioni di euro, che insieme al Bonus psicologo, condizionatore, tende da sole, ristrutturazione, facciate, zanzariere, acqua potabile e infissi non fa altro che supportare gli italiani in un momento di forte crisi economica e sociale. 

Il bonus trasporti, così come tutti gli altri bonus emessi da inizio 2022, fanno riferimento a specifici decreti. Quello in questione fa riferimento al: 

  • Decreto Aiuti: Gazzetta ufficiale n. 114 del 17 maggio 2022; 
  • Decreto Aiuti bis: Gazzetta ufficiale n. 185 del 9 agosto 2022;
  • Decreto interministeriale: n. 5 del 29 luglio 2022.

 

Erogato dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), il Bonus Trasporti non è altro che un contributo. Questo può essere richiesto per conto di un beneficiario, come ad esempio un figlio minorenne, o semplicemente per sé stessi. In quanto bonus prevede un contributo pari a 60 euro al fine di poter acquistare abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico e ferroviario nazionale. Tale misura, introdotta grazie Decreto Aiuti 2022, mira a rispondere alla crescita dei prezzi del carburante cresciuti subito dopo l'inizio della guerra in Russo-Ucraina. 

Il governo italiano, infatti, ha deciso di stanziare 79 milioni di euro per il 2022, ma subito dopo, grazie all'approvazione del Decreto Aiuti bis sono stati aggiunti altri 101 milioni di euro, arrivando così ad un totale di 180 milioni. L’erogazione di questi fondi è stata concordata durante la giornata del 22 agosto di questo anno, in cui i Ministeri del Lavoro, dell'Economia e delle Infrastrutture hanno chiarito le modalità generali dell’erogazione del buono. Proprio per questo, la piattaforma del Mims, utile per richiedere il contributo, è operativa già dal 1° settembre 2022 e garantisce l’utilizzo del bonus entro il mese solare di emissione. 

Domanda online

Per quanto invece riguarda la richiesta non serve far altro che completare la procedura online all’interno della pagina dedicata del Ministero delle Infrastrutture. Sarà infatti il portale ad emettere il credito attraverso un codice identificativo, permettendo poi di spenderlo presso uno dei numerosi gestori di servizi di trasporto pubblico. Una volta effettuato l’accesso sul portare tramite SPID o carta d’identità digitale (CIE) l’utente, è bene ricordarlo, può presentare la richiesta a titolo personale o per conto di un minore.

Nel momento della registrazione ad essere richieste sono le seguenti informazioni:

  • Nome, cognome e codice fiscale del richiedente. Nel caso in cui il beneficiario sia un minore è necessario riportare il codice fiscale del richiedente e un documento che certifichi che il minore sia fisicamente a proprio carico;
  • Il reddito per l’anno 2021, che ricordiamo non deve superare i 35 mila euro. Per i minori, invece, il requisito deve sussistere in relazione al minore beneficiario del buono, a prescindere quindi dal reddito di chi lo richiede.

Oltre ai dati personali e al reddito, nel momento in cui si compila la domanda bisogna ricordare di inserire l’importo del buono richiesto. Questo, però, non potrà superare i 60 euro per ciascun beneficiario e, cosa molto importante, dovrà essere utilizzato entro e non oltre il mese solare di emissione per comprare abbonamenti mensili, annuali o validi per più mesi. Nel caso in cui questo non dovesse succedere, il bonus andrà perso e riassegnato a qualche altro utente. È comunque bene ricordare che l’agevolazione presenta il nome del beneficiario, motivo per cui è utilizzabile per un solo abbonamento e dall’intestatario, non è cedibile e non costituisce reddito imponibile del beneficiario. 

Il bonus trasporti ha quindi una validità limitata, visto che può essere utilizzato durante il mese solare di emissione e non oltre. Ogni utente può richiedere un solo bonus al mese, fino però al 31 dicembre 2022 o fino ad esaurimento risorse. Con questo sarà poi possibile finalizzare un acquisto per un abbonamento annuale con uno sconto pari a 60 euro o, in alternativa, utilizzare il denaro ogni mese, fino alla fine dell’anno, per comprare quelli mensili. Il valore massimo del bonus copre il 100% delle spese per l'acquisto o il rinnovo di abbonamenti per i trasporti.

Requisiti e reddito

Chiarito come funziona il bonus trasporti 2022 è bene evidenziare chi realmente può richiedere il contributo. Così come evidenziato dal Decreto, la misura è riservata a studenti, lavoratori ma anche pensionati che utilizzano i servizi di trasporto pubblico ferroviario nazionale e che rispettano i seguenti due principali requisiti:

  • possedere un reddito personale per l'anno 2021 inferiore ai 35 mila euro;
  • essere dotati di abbonamenti attivi o essere in procinto di sottoscriverne uno per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale o anche interregionale.

Inoltre, è possibile richiedere il bonus anche per conto di qualcun altro. In particolare è possibile fare domanda per un figlio a carico, purché si abbia una dichiarazione che evidenzi che il minore per il quale si sta facendo domanda sia realmente all’interno del proprio nucleo familiare. 

Come si usa

Il bonus trasporti, una volta emesso, è nominativo e non può essere ceduto, né utilizzato per fini diversi dall’acquisto di un abbonamento (annuale, mensile o valido per più mesi). Questo è relativo ai seguenti servizi:

  • trasporto pubblico locale, regionale o interregionale;
  • trasporto ferroviario nazionale.

A questi, però, sono esclusi tutti i servizi di prima classe, executive, business, premium, club executive, working area e business salottino dei treni ad alta velocità.

Non resta quindi che procedere alla compilazione del format e procedere con l’acquisto del proprio abbonamento annuale o mensile. Lo stato italiano, infatti, conclusa la fase di emergenza sanitaria, sta mirando a supportare i propri cittadini, lanciando agevolazioni di ogni tipo. Oltre al bonus trasporti è possibile fare domanda anche per le altre agevolazioni come il bonus benzina, il bonus bici, il bonus condizionatori, il bonus casa giovani under 36 e molti altri.