Giovedì 18 Aprile 2024

Bonus impianto elettrico dal 2020, come funziona. Importi e tempi

Sconto sulla bolletta della luce. L’Arera avvia una sperimentazione di tre anni, si parte dal 2020

I rimborsi al condominio arriveranno fino a 900 euro a piano

I rimborsi al condominio arriveranno fino a 900 euro a piano

Roma, 14 novembre 2019 - Un contributo per promuovere il rinnovo dei vecchi impianti elettrici interni ai condomini, per migliorarne sicurezza ed efficienza, con rimborsi al condominio per i lavori edili effettuati, fino a 1.200 euro per appartamento coinvolto e fino a 900 euro per ogni piano. Sono i principali contenuti della delibera con cui Arera, l’Autorità per l’energia e l’ambiente, ha avviato una procedura sperimentale per l’ammodernamento delle colonne montanti vetuste, negli edifici condominiali datati.

Si tratta in particolare, spiega una nota, degli interventi su quella che viene definita tecnicamente "la linea in sviluppo prevalentemente verticale che attraversa parti condominiali", cioè i cavi che giungono fino ai contatori elettrici dei singoli appartamenti (o al pannello comune quando i contatori sono tutti raggruppati in un unico spazio).

La fase sperimentale della regolazione durerà tre anni, dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, per l’ammodernamento degli impianti realizzati prima del 1970 o nella fascia tra il 1970 e il 1985 se ritenuti critici. Il contributo viene erogato se i lavori vengono svolti direttamente dal condominio, differenziato in relazione al tipo di finitura presente, e vanno dai 400 euro ai 600 euro per piano e dai 700 ai 900 euro per utenza.

Gli importi sono aumentati (da 700 a 900 euro per piano e da 1.000 a 1.200 euro per utenza) se in occasione dei lavori sulla colonna montante il condominio decide anche di centralizzare tutti i misuratori in un unico vano. In tal caso il contributo è maggiore perché vengono effettuati anche i lavori di posa dei nuovi collegamenti elettrici tra i contatori centralizzati e gli appartamenti.

Si aggiungono poi 100 euro al metro (fino ad un massimo di. 1.500 euro) per l’eventuale parte di cavo destinata a collegare la colonna montante con il confine di proprietà. L’obiettivo della delibera dell’Autorità è quello di facilitare l’accordo tra gli amministratori di condominio e i distributori di energia elettrica per rinnovare le colonne montanti più vecchie, mantenendo in sicurezza gli edifici e predisponendole alle eventuali richieste di aumento di potenza.  

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