Venerdì 19 Aprile 2024

Bonus facciate 2020, come funziona. La guida dell'Agenzia delle Entrate

Chi ne ha diritto? Quali lavori sono ammessi? Come si paga? Ecco tutte le risposte

Lavori di ristrutturazione (Ansa)

Lavori di ristrutturazione (Ansa)

Roma, 14 febbraio 2020 - Arrivano i dettagli del bonus facciate 2020. Chi ha diritto al super sconto e come funziona? Lo spiega la circolare delle Agenzia delle Entrate diffusa oggi (sotto nella versione integrale in pdf): di fatto un manuale d'uso della misura prevista nella Legge di Bilancio che consente di recuperare in detrazioni fiscali il 90% dellle spese di ripulitura, tinteggiatura, recupero o restauro, effettuate nell'anno corrente.  

Chi ne ha diritto: anche gli affittuari

Intanto i beneficiari. Ha diritto al bonus - chiarisce la circolare - chi possiede o detiene l'immobile in qualità di proprietario, nudo proprietario o titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione), oppure chi lo detiene in ragione di un contratto di affitto regolarmente registrato. In questo caso però ci deve essere il consenso del proprietario ai lavori. 

Quali lavori si possono fare?

L'agevolazione riguarda gli interventi effettuati sull'involucro esterno visibile dell'edificio. Non solo le facciate: la detrazione fiscale è prevista anche in caso di restauro e recupero di "balconi, ornamenti e fregi". Sono incluse grondaie, pluviali, parapetti, cornicioni e tutte le parti impiantistiche coinvolte purché parte della facciata dell'edificio.

Importante: per calcolare se un intervento rientri o meno nell'anno 2020 (e dunque se meriti il bonus) si fa riferimento alla data di pagamento e non a quella della realizzazione dei lavori. Ad esempio: un restauro iniziato nel 2019, ma con spese sostenute nel 2020, potrà godere del beneficio fiscale. 

Come si deve pagare 

Per ottenere il bonus, i contribuenti non titolari di reddito d'impresa, devono effettuare il pagamento delle spese tramite bonifico bancario o postale sul quale sia indicata la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita Iva/codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato (si possono benissimo utilizzare i bonifici predisposti da banche e Poste spa per il pagamento delle spese ai fini dell'Ecobonus o della detrazione per interventi di ristrutturazione edilizia). 

E' necessario poi inserire nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo (ad es. contratto di affitto) e gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione.

Qui sotto trovate la circolare integrale dell'Agenzia delle Entrate che spiega i beneficiari della misura fiscale, gli interventi ammessi, l'ambito di applicazione, la cumulabilità con altri incentivi. 

Bonus facciate, scarica la guida all'uso

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