Roma, 12 dicembre 2022 - Prima via la 18app con i 500 euro che i diciottenni possono spendere in 'cultura' (libri, teatro, cinema ecc.), poi oggi la premier Giorgia Meloni specifica: "Non vogliamo abolire il bonus ai diciottenni per la cultura". Ma "non c'è ragione" che lo riceva "il figlio di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia". Dunque, "va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura, e vanno meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse e credo anche che occorra lavorare sulle truffe - aggiunge -.Quindi confermo che intendiamo modificare questa norma, senza però togliere queste risorse alla loro destinazione originale, i giovani e la cultura".
La premier spiega tutto in un video sui social per la sua rubrica '#gliappuntidigiorgia' e aggiunge: "Negli ultimi giorni c'è stata molta polemica su questo emendamento presentato dai partiti della maggioranza", ma "noi crediamo che sia molto importante avvicinare i giovani alla cultura. Tant'è che parallelamente a quello che già c'è, il ministro Sangiuliano sta lavorando a una 'carta cultura' facendo un lavoro con tutti gli operatori del settore per favorire i contenuti culturali per i giovani, per dar loro ulteriori possibilità. Però sicuramente 18app è una misura che va rivista. Per alcuni motivi banali: il primo è che questi 500 euro al compimento dei 18 anni vengono riconosciuti a tutti, indipendentemente dal reddito. E io penso che non ci sia ragione per la quale" la ricevano "i figli di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia: io potrei rinunciare a quei 500 euro per comprarle dei libri o contenuti culturali e credo che la stessa misura concentrata su chi ha i redditi più bassi, possa essere molto più impattante".